Baroni (Azione): Proposta concreta per mitigare il caro bollette a tutela di famiglie e imprese

ROMA – “La transizione tra il governo Draghi e quello della maggioranza di centrodestra a trazione FdI uscita dalle urne delle elezioni politiche, rischia di lasciare il Paese e i cittadini italiani senza una soluzione ai rincari energetici impossibili da sostenere per famiglie e imprese”.

A sottolinearlo in una nota ad agricultura.it è Anna Lisa Baroni, responsabile nazionale Azione per il settore agroalimentare.

“Il presidente Draghi – prosegue – sin dal marzo 2022 ebbe a enunciare in parlamento che si rendeva necessario un tetto europeo al prezzo del gas, per far fronte ai rincari energetici, una crisi che già si affacciava prepotentemente sulla scena internazionale. L’Europa, va detto, è in colpevole e forte ritardo su questa misura, necessaria alla maggior parte dei paesi europei per non vedere drammaticamente coinvolte le famiglie (che sia chiaro, non possono sostenere i costi delle bollette ricevute in questi ultimi mesi) e i sistemi produttivi nella loro totalità.

Come ha detto ieri a Praga il Presidente Draghi (mai così duro con i paesi del Nord Europa avrebbero commentato alcuni presenti), per colpa di alcuni paesi del nord Europa (segnatamente Germania e Olanda) si corre il rischio che quella solidarietà comune dimostrata dalle Istituzioni di Bruxelles nel corso della pandemia (della quale è figlia il gigantesco programma di finanziamento dei paesi membri, attraverso il Next Generation EU meglio noto come PNRR) vada perduta, con irreversibile danno per la unità della Unione Europea.

In questo contesto, il Terzo Polo – aggiunge Baroni -, attraverso il suo leader Carlo Calenda, ha presentato ieri nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma, una proposta concreta, per affrontare e mitigare in modo deciso il caro bollette e tutelare così famiglie e imprese. La proposta è stata altresì inviata a Enrico Letta, segretario del PD e a Giorgia Meloni, leader della maggioranza uscita dalle urne del 25 settembre 2022.

La proposta di Azione e Italia Viva – TerzoPolo si sostanzia in una corposa manovra di assunzione sulle spalle delle finanze pubbliche del costo dei rincari energetici subiti da famiglie e imprese per importi pari a 16 mld euro  per il 2022 e 24 mld euro per il 2023 fino a marzo, con abbattimento del 53% sulle bollette della energia elettrica e del 42% per i costi del gas.- Il tutto, lo sottolineo,  senza fare sforamento di bilancio e conseguentemente senza aggravio per il debito pubblico.

In questo modo si otterrebbe l’immediato beneficio del sostegno indispensabile alle famiglie e alle imprese (molti settori industriali  hanno cessato la produzione e fatto ricorso alla cassa integrazione, perché produrre a questi costi è insostenibile), soprattutto le piccole medie imprese (la stragrande maggioranza di quelle italiane) che non hanno il tempo fare ricorso al credito d’imposta (uno dei principali strumenti che l’attuale governo ha messo loro a disposizione) per abbattere i costi stratosferici della energia perché trattandosi per l’appunto di piccole e medie imprese, agiscono per ‘cassa’ e non per ‘competenza’. Le imprese e le famiglie hanno bisogno di essere sostenute ‘ora e adesso’ e non tra qualche mese, non c’è tempo per attendere qualche mese.

La proposta di Azione perciò, oggetto auspicabilmente di consultazioni e accordo tra maggioranza e opposizione, dovrebbe essere contenuta nel primo provvedimento del nuovo governo, perché il Paese non ha tempo di attendere la necessaria liturgia dell’insediamento dell’esecutivo e del rodaggio dei ministeri. L’insieme delle circostanze che nel corso dell’estate ha portato il Paese a questo punto di necessità, lo ripeto,  esige coraggio e immediata capacità di risposta alla emergenza, che di giorno in giorno si è fatta sempre più grave.

In questa breve nota, senza alcuna pretesa di entrare in tecnicismi e dettagli pure molto importanti, sta la esigenza di dare conto ai cittadini del nostro territorio del fatto che la Politica si sta occupando dei loro veri problemi e non solo della crisi interna del PD oppure della attribuzione dei ministeri tra forze alleate di maggioranza. Nei prossimi giorni, insieme agli alleati di Italia Viva, organizzeremo delle iniziative per spiegare i contenuti della proposta ed entrare  nel merito, perché possa essere meglio compresa sia dai cittadini che dal sistema imprenditoriale ed economico e dagli enti locali, anche questi toccati gravemente dal problema” ha concluso la responsabile di Azione.

 

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