BRUXELLES – Il professor Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, Barcellona e del Santa Chiara Lab – Università di Siena, aprirà la Conferenza Annuale di EIT FOOD “Let’s get real about food” in programma a Bruxelles il 17 e 18 ottobre, intervenendo nella sessione inaugurale dal titolo “Crisis & its impact on the food system and global food security” (17 ottobre, 11.50 – 12:45 CEST).
La conferenza, giunta alla sua quarta edizione, è organizzata dal EIT Food (Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia), una delle maggiori iniziative di partenariato paneuropeo incentrate sull’innovazione in campo agroalimentare.
Il prof. Riccaboni, insieme a Lukas Visek, membro del gabinetto del Vice-Presidente della Commissione Europea Frans Timmerman e a Hila Cohen, Head of Business Development and Chief of Staff, World Food Programme (WFP) Innovation Accelerator, rifletterà su come la situazione geopolitica abbia provocato criticità legate alla sicurezza alimentare, impensabili fino a poco tempo fa.
L’intervento del prof. Riccaboni si soffermerà sul contesto della regione mediterranea dove alcuni fattori, quali l’esposizione agli effetti del cambiamento climatico, la debolezza dell’ecosistema dell’innovazione, la forte rilevanza di PMI spesso timorose verso la sfida della transizione verde, rende ancora più evidente la vulnerabilità dell’area ed urgente la necessità di una solida cooperazione tra i vari attori e forti investimenti pubblico-privati.
“La regione del Mediterraneo, pur a fronte di una evidente fragilità, ha al suo interno caratteristiche che possono permettere di vincere la sfide della transizione ecologica” – dichiara il prof. Angelo Riccaboni – Dieta mediterranea, cooperazione nell’innovazione e conoscenze per adattarsi a climi sempre più ostili sono di grande utilità anche per promuovere un’Europa più resiliente, unita e prospera. PRIMA, la più ambiziosa iniziativa di diplomazia scientifica nel Mediterraneo, che ho l’onore di presiedere, contribuisce con soluzioni e progetti concreti di ricerca e innovazione alle sfide globali e regionali costruendo ponti nell’area euromediterranea”.
“Identificazione di geni resilienti del grano duro, tecnologie blockchain, etichettatura intelligente, soluzioni IoT e digitali per dare informazioni sulla qualità del cibo e per la gestione sostenibile delle risorse idriche” – continua Riccaboni – “sono solo alcune delle soluzioni innovative sviluppate dai progetti finanziati da PRIMA. La cooperazione fra ricercatori e imprese del Mediterraneo è essenziale per la sicurezza alimentare e per promuovere un’area euromediterranea sostenibile e coesa”.