ROMA – Il seme certificato è il punto di partenza di qualsiasi sistema agricolo finalizzato a garantire la sicurezza alimentare, perché sinonimo di innovazione, tracciabilità e produttività. È quanto afferma Assosementi, l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla FAO e che si celebra domenica 16 ottobre in tutto il mondo.
“La sicurezza alimentare è inevitabilmente legata ad una produzione agricola soddisfacente, sia in termini quantitativi sia qualitativi, ha dichiarato Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi. L’agricoltura sta vivendo negli ultimi mesi una situazione delicata, innescata dal conflitto russo-ucraino e da cambiamenti climatici sempre più impattanti. Questi fattori aggiungono ulteriori elementi di sfida a un settore chiamato a produrre più cibo con meno input; quindi, senza aumentare le superfici coltivate e con una maggiore attenzione per la salvaguardia dell’ambiente. In questo scenario non possiamo permetterci di fare a meno degli elementi di produttività, tracciabilità e innovazione contenuti nel seme certificato, primo anello di qualsiasi filiera orientata alla qualità”.
“Il settore sementiero contribuisce direttamente a tre dimensioni della sicurezza alimentare, perché garantisce disponibilità, accesso e stabilità del cibo. L’innovazione che scaturisce dal nostro lavoro ci ha permesso nel corso degli anni di dare vita a semi di varietà sempre più performanti, in grado di incrementare le rese, la resilienza e la qualità delle derrate. Il risultato raggiunto è di assicurare una maggiore quantità di cibo nutriente a prezzi inferiori” ha concluso Tassinari.