MILANO – Promuovere interventi di defiscalizzazione per incentivare crescita dimensionale e internazionalizzazione; un piano di comunicazione per il vino italiano all’estero riconoscendone i valori economici, occupazionali e identitari; contrastare l’irrazionale demonizzazione delle bevande alcoliche da parte di organismi sovranazionali; attenuare la crescita dei costi di produzione. E’ l’appello che Federvini lancia al nuovo Governo e che si articola nella richiesta di una serie di interventi, che guardino alle emergenze del presente e alle sfide futuro del settore.
La leva fiscale, continua Federvini, potrà avere un ruolo determinante nel favorire le aggregazioni per creare gruppi di dimensione europea, oltre che nuove realtà commerciali rivolte all’internazionalizzazione, e per favorire lo sbarco di queste nuove realtà sul mercato dei capitali così da rafforzarne i livelli di capitalizzazione. Occorre intervenire per ridurre la frammentazione che caratterizza il comparto e che, anche per la mancanza di una regia e di una visione comune, lascia troppi singoli produttori senza la possibilità di aggredire i mercati esteri in modo coordinato ed efficace.
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