MONTECHIARUGOLO (PR) – A valle di una campagna di lavorazione del pomodoro tra le più sfidanti di sempre, caratterizzata da un’importante carenza idrica e da costi energetici mai così alti, Mutti ha riconosciuto l’impegno e la maestria delle oltre 800 famiglie di agricoltori italiani attraverso un ampio programma di incentivi che quest’anno ammontano, per la prima volta, a oltre 7 milioni di euro. Una cifra importante che ribadisce in modo concreto quanto la qualità del pomodoro per il gruppo leader in Europa nel mercato del rosso sia al centro dell’impresa.
“Il nostro impegno nei confronti della filiera agricola guarda più in là del singolo anno, è un progetto più ampio che ambisce al raggiungimento della migliore qualità del pomodoro attraverso collaborazioni solide, durature e capaci di rimanere stabili anche nei momenti più difficili, come il 2022 – dichiara Francesco Mutti, Amministratore delegato di Mutti SpA. Questo è l’unico metodo che conosciamo: scegliersi reciprocamente per creare insieme un valore duraturo e sempre maggiore. Gli incentivi alla filiera di quest’anno vogliono essere proprio il simbolo e l’esempio del nostro approccio che premia la capacità di fare squadra”.
Il più celebre riconoscimento alla qualità della materia prima è il Premio Pomodorino D’Oro Mutti, giunto alla 23esima edizione e nato per valorizzare l’impegno e la qualità del pomodoro delle migliori 64 famiglie di conferitori attraverso un importante incentivo economico – quest’anno pari a 375 mila euro distribuiti tra i selezionati – e la consegna di un iconico trofeo ai tre agricoltori che si sono ulteriormente distinti nelle tre categorie: pomodoro tondo, pomodoro lungo e pomodoro ciliegino. Ad aggiudicarsi il trofeo sono stati l’azienda agricola di Luca Zavaroni di Traversetolo (PR) per il pomodoro tondo, Francesco Paolo Malgeri di Ascoli Satriano (FG) per il pomodoro ciliegino e Leonarda D’Aloia di Manfredonia (FG) per il pomodoro lungo.
“La nostra è una piccola azienda familiare radicata nella zona sud di Parma e che si estende per circa 90 ettari. Siamo orgogliosi di aver ricevuto per la terza volta il premio Pomodorino D’Oro, riconoscimento del nostro duro lavoro soprattutto in questo anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza idrica che ci ha costretto a ridurre le superfici del 20%, e quindi anche i quantitativi prodotti – afferma Luca Zavaroni, agricoltore e vincitore del Pomodorino D’Oro Tondo, il trofeo “storico” istituito 23 anni fa. Siamo riusciti ad ottenere una materia prima di ottima qualità, raccogliendo i pomodori nel loro momento di perfetta maturazione, ma non è stato semplice. Per questo è una vittoria piena di soddisfazione.”
Le premialità alla filiera agricola vengono erogate attraverso diversi parametri di valutazione del pomodoro. Tra questi troviamo quelli qualitativi come l’intensità, la sapidità e la cura durante la raccolta meccanica; quelli temporali, ossia la capacità di conferire una materia prima di eccellente qualità non solo nel periodo centrale alla campagna del pomodoro ma anche nei primi e negli ultimi giorni di lavorazione. Infine c’è proprio il Premio Pomodorino D’Oro che, da quest’anno, tiene conto anche dell’aspetto continuativo della produttività durante la campagna. Nell’ambito di quest’ultima iniziativa vengono celebrate le performance delle migliori aziende agricole durante la stagione nel loro complesso e la cerimonia di premiazione sancisce definitivamente la fine dei lavori attraverso un vero e proprio momento di festa dedicato a tutta la filiera agricola.