BOLOGNA – La rassegna mondiale della meccanica agricola EIMA inaugura la sua 45ma edizione con un bagaglio di esperienza notevolmente rafforzato.
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L’esposizione bolognese – organizzata dalla federazione italiana dei costruttori FederUnacoma e in scena nel quartiere fieristico dal 9 al 13 novembre – è stata infatti l’unico evento di settore nel panorama internazionale a tenere la propria edizione lo scorso anno, in regime di restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria. I risultati sono stati molto buoni in termini di espositori e di visitatori, e la rassegna ha confermato la propria caratura internazionale malgrado i blocchi vigenti in alcuni Paesi e i vincoli determinati dai protocolli di sicurezza. “L’edizione 2021 ha avuto successo – ha commentato il direttore generale di FedeUnacoma Simona Rapastella nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi questo pomeriggio al Palazzo dei Congressi di Bologna – perché è stata considerata dalle case costruttrici e dal pubblico degli operatori come un evento rivolto ai professionisti, realmente necessario per le attività di business”. Le fiere rappresentano un fenomeno sociale, un rituale collettivo e un’esperienza coinvolgente anche sul piano emotivo – sostengono strutture specializzate nel monitoraggio del settore fieristico come GRS – ma ciò che le rende solide, e consente loro di prosperare anche in uno scenario in rapida trasformazione, è la loro utilità in termini economici e strategici. La crisi determinata dalla pandemia – spiegano i report degli analisti – ha determinato una selezione tra gli eventi considerati fondamentali ai fini del business e quelli considerati opzionali, avviando un trend che nei prossimi anni dovrebbe accentuarsi, a scapito di quelle manifestazioni che non producono risultati chiaramente misurabili.
“L’edizione 2022 punta con maggior forza sulle leve della internazionalità, dell’innovazione e dei servizi per le attività di business, che sono da sempre gli elementi caratterizzanti di questa rassegna – ha detto ancora Rapastella – e punta alla massima razionalità nella suddivisione merceologica, nell’organizzazione dei servizi, nella valorizzazione dell’investimento fatto da espositori e visitatori”.
“La fiera è un sistema che richiama tutti gli attori della filiera, dai progettisti agli utenti finali, dai tecnici fino al mondo politico – ha detto il direttore di FederUnacoma – e questo la rende non soltanto utile, ma conveniente in termini economici e strategici”. Tra gli elementi che più caratterizzano la rassegna dell’EIMA – questo è emerso nella presentazione alla stampa – va segnalato infine il suo carattere “comunicativo”, il fatto di essere esplicita nei suoi criteri organizzativi, diretta nel rapporto con le aziende e gli operatori, attenta a raccontare ogni aspetto del vasto mondo dalla meccanica agricola.
“Soprattutto, l’EIMA mette in condizione le aziende, le organizzazioni e le istituzioni di esprimere i propri contenuti – ha concluso Rapastella – così che la rassegna possa essere qualcosa che appartiene a tutti, e che tutti contribuiscono a rendere grande”.