AREZZO – Ha preso il via oggi, sabato 12 novembre, la 20esima edizione di AgrieTour, l’evento di Arezzo Fiere e Congressi dedicato al settore dell’agriturismo tornato finalmente in presenza in contemporanea per la prima volta con Passioni in Fiera. Un settore, quello dell’ospitalità all’aria aperta sempre amato con numeri importanti, in particolare di presenze straniere. Come sottolinea Ferrer Vannetti, Presidente di Arezzo Fiere e Congressi «L’agriturismo oggi rappresenta un messaggio per tutti, un modello di interpretare l’attualità in maniera sostenibile, più adatta ai ritmi dell’uomo. Una realtà che esalta le nostre origini. AgrieTour e insieme Passioni in Fiera cercano di condensare tutto questo con l’obiettivo di creare confronto, incontro di domanda e offerta. E, appunto una cassa di risonanza per questo comparto, l’agroalimentare e l’agriturismo, che rappresenta il futuro del nostro Paese».
Identikit dell’agriturista post pandemia. Secondo l’Osservatorio di Ismea – Rete Rurale presentato ad AgrieTour, nel 2020 l’emergenza aveva causato, inevitabilmente, il crollo delle presenze di clienti stranieri nella quasi totalità delle imprese intervistate e una parziale sostituzione di questi con gli ospiti italiani. L’estate 2021 ha visto il consolidamento della domanda interna e, contestualmente, il ritorno di una parte degli ospiti stranieri, rappresentati quasi esclusivamente da turisti europei.
Cresce la Germania, calano Regno Unito e Danimarca. La Germania, nell’anno del Covid-19, si è confermata il principale mercato estero di provenienza degli ospiti. Anche per via del crollo della domanda di tutti i Paesi extra europei, tra cui gli Stati Uniti (-94% rispetto al 2019), il Regno Unito (-75%) e la Danimarca (-81%), il mercato teutonico è arrivato a rappresentare circa la metà dell’intera domanda estera (il 46% degli arrivi e il 53,3% delle presenze straniere), seguito per numero di ospiti da Svizzera, Paesi Bassi, Francia e Belgio. Dopo gli italiani, i turisti tedeschi, benché in diminuzione rispetto al 2019, continuano a rappresentare la quota più alta di ospiti in assoluto (14% degli arrivi complessivi e il 20,5% delle notti), con un soggiorno medio di 6 notti
Gli italiani riscoprono l’Italia. Il turismo nazionale (spesso di prossimità) è composto in parte da viaggiatori già fidelizzati e frequentatori abituali dell’agriturismo e dei territori rurali italiani, ma anche da nuovi visitatori che hanno scoperto la vacanza nelle campagne italiane proprio per le condizioni createsi a seguito della pandemia. Rispetto al 2020, una quota significativa di imprese ha registrato un ulteriore aumento delle presenze di famiglie (47,1%) e coppie (43,3%). In merito alle ragioni che hanno portato gli ospiti del 2021 a scegliere gli agriturismi, per circa un terzo degli imprenditori (32,8%) nella scelta ha pesato prevalentemente la posizione geografica della struttura, soprattutto la vicinanza a particolari attrattori turistici. In alcuni casi ha giocato un ruolo importante la prossimità al luogo di lavoro, determinante soprattutto per gli ospiti che hanno potuto sfruttare lo smart working. Per quasi un quarto degli imprenditori (23,2%) l’agriturismo è stato scelto in quanto tipologia di vacanza rilassante, lontana da mete affollate e da situazioni di stress, mentre poco più di un quinto (21,1%) ritiene di essere stato scelto per l’offerta legata al cibo e alla ristorazione. Spiccano, infine, le motivazioni legate alla possibilità di svolgere attività nella natura e di poter fruire di ampi spazi all’aperto (10,8%), insieme alla tranquillità e alla disponibilità esclusiva di spazi.
Prenotazione diretta, senza intermediari. Dal report per oltre il 39% delle imprese intervistate, rispetto al 2020, c’è stata, inoltre, una tendenza alla disintermediazione, testimoniata dall’aumento delle richieste dirette di ospitalità a discapito di quelle veicolate da portali o agenzie di viaggio. Con la pandemia sono cambiate le modalità di organizzazione dei viaggi con un sensibile aumento della quota di italiani che ha prenotato direttamente presso le strutture ricettive, cresciuta dal 24,1% al 39,4%, che si traduce in una riduzione del ricorso all’intermediazione e ai grandi i portali di prenotazione. Allo stesso modo è aumentata ulteriormente la quota delle prenotazioni effettuate tramite internet (sette italiani su dieci). Conseguentemente al minor ricorso all’intermediazione via web, si continua a registrare un calo di strutture disponibili sulle piattaforme online, tendenza che riguarda anche l’agriturismo.
La programmazione della vacanza è last minute. Le vacanze dell’ultimo minuto hanno caratterizzato la stagione 2021, soprattutto a causa delle incertezze legate all’emergenza sanitaria. Per l’81% delle imprese le prenotazioni da parte degli ospiti stranieri sono state fatte con un anticipo inferiore o uguale a un mese dall’arrivo nella struttura, il dato sale al 92% nel caso degli ospiti italiani. Allo stesso tempo si è ridotta la tendenza “mordi e fuggi”, come conferma l’aumento della permanenza media degli ospiti, in controtendenza rispetto a quanto verificatosi negli ultimi anni.
Cresce l’ospitalità. L’agriturismo è tra le attività che più hanno aumentato la propria quota di mercato sull’intero settore turistico passando dal 2,9% al 4% per numero di ospiti e dal 3,2% al 4,4% per pernottamenti. In crescita anche la quota di mercato agrituristica all’interno dell’extralberghiero con il 13,2% degli arrivi e il 10,8% delle presenze, contro l’11,2% e il 9% del 2019. Nel riassetto dello scenario competitivo dell’extralberghiero, insieme all’agriturismo è aumentata la quota dei campeggi, mentre si è ridotta, per numero di arrivi, quella degli alloggi privati.
Il programma di domenica 13 novembre. Ad aprire la mattinata sarà (Sala A ore 10) l’incontro Marketing e comunicazione digitale a supporto delle aree rurali a cura della Regione Toscana. Moderato da Daniele Visconti, dirigente Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Toscana, sarà aperto da Roberto Scalacci direttore Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Regione Toscana. Nella Sala B, alle 11,30. AGRIeTOUR Twenty Award, premiazione delle aziende con maggior presenza alle edizioni del Salone. Quale sarà l’agriturismo del futuro si deciderà (Sala B ore 12) in CO-LAB AGRIeTOUR 20+20, laboratorio di coprogettazione dove i partecipanti saranno coinvolti attraverso le tecniche della facilitazione nel definire il profilo dell’agriturismo nei prossimi 20 anni. Una iniziativa Arb (Agricolture rural Broker) e Mediterraneo Sia (Cultural and Rural project).
Nel pomeriggio (Sala A ore 15), Vino e olio: gli assi nella manica del turismo italiano. Saranno presentati i dati dell’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma, pubblicati nel libro Viaggio nell’Italia del vino, numeri che confermano la straordinaria spinta che l’enoturismo conferisce nella valorizzazione e promozione del vino. Per parlare di Enoturismo, e di Oleoturismo, settori sempre più motore per lo sviluppo di un turismo sostenibile nei territori a vocazione agricola, è stata organizzata una tavola rotonda coordinata da Sergio Auricchio, direttore di Agra Editricee e alla quale interverranno Dario Stefàno, senatore promotore delle leggi sull’Enoturismo e sull’Oleoturismo, Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione Donne del Vino e Fabiola Pulieri giornalista. Nel corso dell’incontro saranno presentati i libri Viaggio nell’Italia del vino, Osservatorio enoturismo: buone pratiche e nuovi trend di Donatella Cinelli Colombini e Dario Stefàno e Oleoturismo, opportunità per imprese e territori di Dario Stefàno e Fabiola Pulieri. Sempre nella Sala A, ore 16.30 presentazione di Guida Cassia Vetus, un progetto di Fiab Toscana.
Nel corso della giornata, workshop B2B con incontri e appuntamenti programmati tra offerta agrituristica e domanda internazionale, Master per la promozione e valorizzazione di un agriturismo, showcooking e lezioni di cucina, dimostrazioni dell’attività legate alla produzione del miele.