ROMA – Nei primi otto mesi dell’anno, le esportazioni agroalimentari italiane hanno continuato a crescere in valore mettendo a segno un incremento tendenziale del +18%, grazie alle ottime performance di pasta (+33% valore, +7% quantità), conserve di pomodoro (rispettivamente +25% e +11% quantità), formaggi e latticini (+22%, +13%), prodotti da forno (+16%, +8%), vini e spumanti (+14%, a fronte di volumi stabili). È quanto emerge dal Report AgriMercati pubblicato ieri dall’ISMEA.
Sul fronte del mercato interno, invece, sempre secondo Ismea, le famiglie italiane cercano di limitare gli effetti dell’attuale spinta inflattiva. Il carrello della spesa, secondo i dati NielsenIQ, nel periodo cumulato da gennaio a settembre 2022, sta costando agli italiani il 4,4% in più rispetto allo scorso anno, con punte più alte nei mesi di agosto e settembre (+10,4%). L’aumento della spesa si mantiene su livelli inferiori rispetto al dato Istat sull’inflazione anche grazie all’alleggerimento del carrello delle famiglie italiane che registra riduzioni in volume in tutte le categorie, ma con percentuali differenziate dal -1% del latte fresco al -31% del pesce fresco.
Pesa sull’aumento dei prezzi alimentari anche la crescita dei costi per gli imballaggi con i prodotti confezionati che registrano una crescita dei prezzi maggiore (+5%) rispetto al prodotto sfuso (+3,2%).