ROMA – Nell’audizione del 2 dicembre della Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, Cia-Agricoltori Italiani ha espresso apprezzamento al Governo per la messa a terra in tempi così rapidi di una Legge di bilancio mirata all’aiuto delle imprese strozzate dagli effetti dei rincari energetici.
Se per Cia è positivo il riconoscimento anche nel primo trimestre del credito di imposta per l’acquisto del carburante agricolo, rimane, tuttavia, indispensabile un’estensione anche al secondo trimestre 2023 e l’ampliamento temporale per l’utilizzo dei crediti in compensazione del 2022.
Cia reputa positivo l’innalzamento il credito d’imposta alle aziende agricole per l’acquisto di energia elettrica, l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico e la riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore del gas per il primo trimestre 2023. Cia auspica, ora, che il Governo provveda alla riduzione dell’Iva applicabile alle cessioni dei pellet di legno e di legna da ardere.
Nel comparto zootecnico, Cia segnala la forte preoccupazione per la mancata proroga della norma che prevede l’incremento delle percentuali di compensazione IVA sulla cessione di bovini e suini, che porterebbe a una perdita di circa 40 milioni di euro per le stalle degli allevatori italiani, che oltre ai rincari energetici, subiscono anche quelli di mangimistica e materie prime.
Per quanto concerne, il fondo per la sovranità alimentare e quello per l’innovazione in agricoltura, Cia chiede di essere coinvolta nei tavoli ministeriali per mettere a terra nel migliore dei modi i criteri e modalità delle loro attuazioni. Anche per le agevolazioni per l’acquisto di alimenti di prima necessità, Cia reputa necessaria un’attuazione efficace coinvolgendo tutti i diversi attori.
Sulla modifica alle prestazioni occasionali, Cia ritiene positive le modifiche introdotte e ribadisce la necessità di un meccanismo semplificato sia per le imprese che per i lavoratori per agevolare l’incontro tra le parti. Si valuta positivamente anche l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti.
Sull’Ape Sociale, Cia ritiene che si ricalchi l’impianto della legge di bilancio passata che, ancora una volta, escluderebbe i lavoratori autonomi. La misura Opzione Donna presenta per Cia molte criticità perché mantiene una disparità di trattamento tra lavoratrici dipendenti ed autonome nella finestra di decorrenza e prevederebbe un vantaggio discriminatorio per donne con figli, rispetto a quelle senza prole. Legare Opzione Donna al requisito dell’invalidità sembra un’ulteriore vanificazione dello scopo originario della misura.
Cia ritiene, infine, positivo l’esonero contributivo per i giovani imprenditori agricoli under 40, auspicando diventi in futuro strutturale, e la revisione del meccanismo di indicizzazione per la platea dei nostri pensionati. Rispetto all’aumento dell’indennità per congedo parentale spettante per le lavoratrici dipendenti, Cia valuta che il beneficio debba essere esteso anche a quelle autonome.