ROMA – “In un frangente quale quello attuale, nel quale le imprese agricole sono strette nella morsa tra gli aumenti record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche e devono da tempo fare i conti con remunerazioni che in molti casi non bastano nemmeno a coprire i costi di produzione, appare paradossale limitare la concessione di incentivi all’Agrisolare al solo autoconsumo delle imprese, a maggior ragione in un Paese come l’Italia, caratterizzato da aziende agricole di medio-piccole dimensioni e con un consumo energetico non elevato”. Lo ha ribadito il presidente della Copagri Tommaso Battista, che è stato ricevuto al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste dal Sottosegretario Luigi D’Eramo, che ha fra l’altro le deleghe in materia di agroenergie e infrastrutture.
“Sempre in materia di agroenergie, è urgente accelerare con l’emanazione del bando sull’agrivoltaico, provvedimento di fondamentale importanza per lo sviluppo del Primario e largamente richiesto e atteso dai produttori agricoli; l’obiettivo deve essere quello di evitare il verificarsi di una situazione analoga a quella fatta registrare dal bando sull’Agrisolare, il quale complice anche la poca concertazione e la scarsa tempestività, senza contare le problematiche relative all’autoconsumo e alla cumulabilità dei contributi, ha fatto registrare un bassissimo livello di adesioni, a causa delle quali è stato impegnato appena il 26% dei fondi disponibili”, ha aggiunto il vicepresidente della Copagri.
“Ci troviamo in una fase caratterizzata da un considerevole deficit energetico, nella quale si chiede alle aziende di lavorare con sempre maggiore determinazione per raggiungere i positivi e condivisibili obiettivi comunitari in materia di decarbonizzazione; per questo crediamo sia fondamentale lavorare a pieno regime per mettere a frutto provvedimenti di tale portata e rilevanza”, ha rimarcato Battista.
“Sotto altro aspetto, siamo fermamente convinti della necessità di puntare con decisione sulle molteplici possibilità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR per rafforzare la competitività delle nostre aziende e agire sui tanti ostacoli atavici che da anni ne frenano lo sviluppo, primo fra tutti il gap infrastrutturale che ci separa dal resto dei competitor comunitari e che addirittura divide il Paese a metà”, ha concluso il vicepresidente della Copagri, ringraziando il Sottosegretario per “un confronto utile e costruttivo, nel quale è stata registrata una positiva convergenza e unità di vedute su molti aspetti inerenti al futuro del Primario”.