ROMA – La proroga del Bonus Investimenti Sud anche nel 2023 rappresenta un importante sostegno per le imprese del Mezzogiorno. Il credito d’imposta, sin dalla Legge di Bilancio 2016, ha permesso negli anni a tantissime aziende ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna di affrontare investimenti in beni strumentali nuovi, come macchinari e trattori agricoli. Se corre il Sud, corre il Paese intero. Ringrazio, quindi, il Governo che ha raccolto l’appello giunto da più fronti su questa misura cruciale per il tessuto produttivo del Mezzogiorno”. Lo dichiara Andrea Borio presidente di Federacma, la Federazione nazionale dei commercianti macchine agricole.
“Ora è necessario un ulteriore sforzo per permettere alle imprese agricole, a prescindere dal regime fiscale di determinazione del reddito, di poter accedere all’incentivo – prosegue –. Come già accade con il Credito d’Imposta 4.0 per gli investimenti innovativi, infatti, a nessuna impresa agricola dovrebbe essere precluso l’accesso a questa importante misura. Lo Stato ha il dovere di sostenere chi, nonostante il periodo incerto e le preoccupanti contingenze dovute alla ripresa post-pandemia e al conflitto bellico in Ucraina, continua a credere nell’innovazione, non fermando i propri investimenti. Ci auguriamo che il Parlamento e il Governo non siano sordi alle richieste del comparto primario italiano” conclude Borio (Federacma).