ROMA – Via libera al Reddito alimentare nella maratona notturna per la votazione sugli emendamenti alla Manovra in commissione Bilancio alla Camera. Grande soddisfazione per la Spesa in Campagna-Cia secondo cui la misura, seppure con una dotazione finanziaria molto limitata, vuole essere una prima risposta all’emergenza di quasi 6 milioni di italiani in povertà assoluta, obbligati a ricorrere a mense e pacchi alimentari per mangiare.
Per la Spesa in Campagna-Cia è un segnale di responsabilità importante rispetto all’escalation dei casi di indigenza e disparità sociale, anche per condizioni salariali e pensionistiche sempre più inadeguate e fiaccate dal caro-vita con l’inflazione oltre l’11%. Allo stesso tempo, la misura rappresenta un’azione concreta nella lotta allo spreco alimentare che ogni anno, in Italia, vede finire nella spazzatura più di 200 mila tonnellate di cibo buono.
Dunque, la Spesa in Campagna-Cia, auspica che l’emendamento già approvato sul Reddito alimentare non trovi intoppi fino al voto di fiducia alla Manovra, atteso per venerdì. Per l’Associazione, infatti, il testo dispone già di elementi interessanti di sviluppo, come la sperimentazione nelle città metropolitane, il coinvolgimento delle amministrazioni locali, della Gdo e, soprattutto, del Terzo settore.
“Siamo fiduciosi che ci sia ampio rispetto di questa misura -commenta la presidente della Spesa in Campagna-Cia, Beatrice Tortora- poi sarà importante capire modalità attuative, platea interessata e ruolo del nostro settore. Il Governo non dimentichi quanto abbiamo fatto, durante la pandemia, con mercati contadini e botteghe di prossimità, quanto la nostra presenza sul territorio e la qualità delle nostre produzioni siano un valore sociale ed economico per il Paese”.