MONTALCINO – Si è spenta all’età di 92 anni, nella sua casa di Montalcino (Siena), Francesca Colombini Cinelli, una delle prime e più intraprendenti produttrici del vino Brunello, figura di spicco dell’imprenditoria enologica italiana, pioniera al femminile nel comparto.
Di antica famiglia senese, aveva 92 anni, era nata a Modena dove il nonno Pio Colombini era rettore dell’università, nella vita ha alternato lunghi soggiorni tra Montalcino, Siena e Firenze. L’annuncio della morte è stato dato dalla figlia, Donatella Cinelli Colombini che ha affidato a un lungo testo sul suo blog il ricordo della madre. Francesca Colombini si è sposata con Fausto Cinelli nell’autunno del 1952. Fu in quegli anni che iniziò a lavorare alla Fattoria dei Barbi, proprietà dei Colombini fin dal 1352, sede dell’omonima azienda fondata nel 1790 dove si produce Brunello dal 1892.
La ricerca di alternative all’agricoltura mezzadrile fu un’impresa che Giovanni Colombini, il padre, e Francesca Colombini Cinelli operarono insieme per decenni con fatica, tenacia e creatività. Furono loro a gettare le basi dell’impresa attuale trasformando le piccole attività di cantina, caseificio, salumeria e ristorazione, nel prototipo dell’attuale agricoltura polifunzionale. Giovanni Colombini nel 1938 aprì la prima enoteca pubblica italiana nella Fortezza di Montalcino, sua la prima vendita per corrispondenza negli anni ’30 del vino toscano, sue anche le prime esportazioni di Brunello nei più importanti mercati del mondo a cominciare dagli Stati Uniti.
Dopo la morte del marito Fausto Cinelli, nel 1976, Francesca Colombini ha guidato la Fattoria dei Barbi da sola per oltre 20 anni. E’ stata protagonista di uno dei primi atti di nascita del ‘turismo del vino’ con l’apertura al pubblica della cantina dei Barbi negli anni ’50. Il passaggio generazionale vede i figli Stefano Cinelli Colombini guidare la Fattoria dei Barbi e Donatella Cinelli Colombini ‘Casato Prime Donne’, sede dell’omonimo premio, a Montalcino, e la Fattoria del Colle a Trequanda (Siena), a sua volta fondatrice del Movimento del Turismo del Vino nel 1993.
Così ha scritto la figlia Donatella Cinelli Colombini sul suo blog: “E’ sempre difficile dire addio alla propria madre, anche quando il deperimento fisico ha progressivamente compromesso la sua mente fino ad allontanarla dalla realtà e a farla parlare a monosillabi. Fino a pochi mesi fa, durante le mie due visite settimanali, riuscivo a interessarla a libri, foto, oggetti che raccontavano il passato. Poi ho visto che faceva fatica a seguirmi allora le portavo delle cose dolci da mangiare e infine dei gelati per i quali mostrava un vero entusiasmo. Da una quindicina di giorni la situazione era ancora peggiorata fino all’arrivo di un catarro che ha compromesso la sua respirazione e il suo fragile equilibrio.
Vederla morire pian piano è stato triste e sicuramente non è morta come voleva, da comandante sul campo. Un destino che lei ha fatto fatica ad accettare e spero la porterà nel paradiso in cui ha sempre creduto”.
I COMMENTI
Silvio Franceschelli – Senatore e sindaco di Montacino
Con la scomparsa di Francesca Colombini Cinelli, Montalcino e l’enologia italiana perdono uno dei loro riferimenti. Imprenditrice appassionata, sempre contemporanea e visionaria, ha portato uno straordinario contributo al successo della nostra città. Francesca Colombini, con il suo bagaglio di valori, quali l’amore per la famiglia e per il lavoro, ha saputo dare un impulso decisivo all’affermazione del movimento enologico italiano mantenendo sempre forte il legame con la sua terra. Alla sua famiglia la vicinanza di tutta la nostra comunità.
Fabrizio Bindocci – Presidente Consorzio Vino Brunello di Montalcino
Francesca Cinelli Colombini è stata tra le artefici del successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo. Giustamente considerata “la signora del Brunello” e pioniera dell’enologia, ha contribuito con generosa dedizione all’affermazione e alla crescita identitaria e qualitativa del Brunello, elevandolo a brand enologico territoriale attraverso una comunicazione innovativa e di valore”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ricorda l’imprenditrice scomparsa oggi all’età di 92 anni nella sua casa alla, nel borgo medievale. Siamo certi che Donatella e Stefano, con le loro rispettive aziende “Casato Prime Donne” e “Fattoria dei Barbi”, sapranno proseguire e valorizzare ulteriormente la straordinaria storia iniziata con Francesca Cinelli Colombini”.
Stefania Saccardi – Assessore agricoltura e vicepresidente Regione Toscana
Ci ha lasciato Francesca Cinelli Colombini, una delle donne che ha avuto più influenza nel panorama vitivinicolo italiano. Una pioniera dell’imprenditoria femminile del vino, legata indissolubilmente alle terre del suo Brunello, ha avuto l’intuizione di aprire al pubblico la cantina di famiglia ponendo per prima le basi di quel fenomeno che sarebbe cresciuto in Italia sotto il nome di enoturismo. A Donatella e Stefano, ai quali mi stringo in un sincero sentimento di cordoglio, il mio abbraccio più caro.
Angelo Radica – Presidente Associazione nazionale Città del Vino
Sono profondamente addolorato per questa triste notizia e sono vicino alla famiglia tutta e in particolare alla figlia Donatella alla quale mi lega una personale e bellissima amicizia, nonché stima profonda per quanto ha fatto e sta facendo per la crescita dell’enoturismo, che proprio con la madre tanto tempo fa iniziò con le prime sue iniziative legate all’accoglienza turistica. A Donatella e al fratello Stefano e a tutta la famiglia giunga il mio affettuoso saluto e abbraccio che estendo a nome di tutti i sindaci delle Città del Vino.