BOLOGNA – Progetti di innovazione per arrivare a filiere agricole e agroalimentari sempre più competitive e sostenibili. Li finanzia la Regione Emilia-Romagna, con 4,5 milioni di euro di risorse concessi alle aziende del settore attraverso un bando nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022.
La graduatoria appena approvata individua 21 progetti che riceveranno un contributo pari al 90% della spesa ammessa. Il bando incentiva la realizzazione di piani innovativi per la salvaguardia della qualità delle acque e del suolo, il controllo delle avversità con metodi a basso impatto, la verifica e l’adattamento dei sistemi colturali agricoli ai cambiamenti climatici.
“La nostra agricoltura ha bisogno di aumentare l’intelligenza, mettendo in campo soluzioni innovative che nascono dall’incontro tra le esigenze delle imprese e le opportunità che offre la ricerca in campo- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. E’ per questo motivo che la Regione investe nella ricerca in ambito agricolo e agroalimentare più del 4% delle risorse complessive, una media superiore rispetto al resto del Paese. I cambiamenti climatici hanno profondamente mutato il settore agricolo – continua-. Il nostro obiettivo è collaborare con le imprese agricole e la ricerca per trovare soluzioni innovative che tutelino le produzioni e la sostenibilità. L’innovazione in ambito idrico, l’agricoltura di precisione, il contenimento di almeno il 50% delle perdite di nutrienti come il carbonio organico sono alcuni dei percorsi di ricerca che stiamo già intraprendendo e che verranno finanziati attraverso queste risorse”.
Dei 21 progetti approvati, nove hanno come tematica prevalente la verifica e adattamento dei sistemi colturali agricoli ai cambiamenti climatici (per un totale di contributo concedibile pari a 1,8 milioni di euro), sette progetti riguardano l’abbattimento dei rilasci di sostanze inquinanti e il miglioramento della qualità delle acque e del suolo (1,55 milioni), mentre cinque hanno al centro il controllo delle avversità con metodo a basso impatto (1,1 milioni).