VERONA – Il caldo anomalo delle scorse settimane ha portato a un risveglio precoce delle piante. Su alcune piante di ciliegie, albicocche, mandorle e noccioli sono spuntate infatti le gemme, con anticipo di un mese rispetto al ruolino di marcia, percependo temperature miti. Un andamento che gli esperti definiscono preoccupante, perché lo sviluppo fuori stagione degli alberi da frutto li espone a rischi nel caso di un successivo crollo delle temperature.
“Si vedono le gemme già ingrossate, un fenomeno in anticipo rispetto agli standard stagionali dovuto alle temperature miti – sottolinea Francesca Aldegheri, presidente del settore frutticoltura di Confagricoltura Verona -. Già nel gennaio 2022 avevamo assistito a un risveglio anticipato delle piante, ma quest’anno il cambiamento è ancora più evidente: l’anno scorso mancavano le precipitazioni, ma era più freddo, mentre quest’anno in certe giornate abbiamo assistito a temperature quasi primaverili.
Un caldo anomalo che si aggiunge alla scarsità di precipitazioni, perché le piogge di questi giorni non vanno certo a colmare la carenza d’acqua che si registra da molti mesi. Temo che sarà un fenomeno che capiterà sempre più spesso, dato che negli ultimi anni il trend si sta confermando. Il problema principale sono le gelate primaverili, che a fronte di un risveglio precoce delle piante, con la comparsa delle gemme e della fioritura, possono fare molti danni, come abbiamo visto negli anni passati”.