MODENA – L’obiettivo è chiarissimo: scongiurare qualsiasi possibilità di infiltrazione criminale, individuando le più idonee misure di protezione dell’economia legale. E’ un’intesa importante, quella siglata a Modena dal Consorzio di bonifica della Burana e dal locale Comando Provinciale della Guardia di Finanza: con tale accordo, si rafforza il sistema di monitoraggio e di vigilanza sull’esecuzione di opere pubbliche, in modo da migliorare ulteriormente l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare le violazioni a danno dell’Unione Europea e dello Stato, con particolare attenzione a quanto riguarda la prevenzione, l’individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione, dei reati di natura finanziaria e della duplicazione dei finanziamenti.
Il Consorzio di bonifica della Burana è riuscito nei mesi recenti a qualificarsi come uno dei maggiori destinatari di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dovrà misurarsi con opere, per un valore di circa 200 milioni di euro, da realizzarsi in tempi assai ristretti, dettati dal rigido cronoprogramma comunitario. Per questo, l’ente consortile necessita di un’intesa molto puntuale e pragmatica, che possa consentire un costante monitoraggio procedurale da parte della Guardia di Finanza.
Soddisfatto dei contenuti del nuovo protocollo è Francesco Vincenzi, Presidente del Consorzio di bonifica firmatario e di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue): “ Questa intesa con la Guardia di Finanza di Modena costituisce un elemento deterrente verso potenziali infiltrazioni criminali, che potrebbero allungare i tempi di esecuzione di opere indispensabili.”
Gianluca Capecci, al vertice del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena, rimarca: “Il protocollo sottoscritto garantisce un periodico flusso informativo verso la Guardia di Finanza, quale forza di polizia specializzata nella tutela della spesa pubblica; consentirà inoltre di condurre analisi mirate e, quando necessario, attività di controllo. La finalità della collaborazione è quella di rafforzare i presidi di legalità e trasparenza a tutela del corretto impiego dei finanziamenti e, nel caso, contrastare tempestivamente eventuali condotte illecite, che possano incidere sulla regolare esecuzione delle opere.”
Infine, il Direttore Generale del Consorzio di bonifica della Burana, Cinalberto Bertozzi, precisa: “Tutte le opere, che dovranno essere realizzate, hanno valore per decine di milioni di euro e saranno conseguentemente soggette ad una specifica procedura di bando con tempistiche molto stringenti, che dovranno essere rispettate pena la revoca dei finanziamenti. Sono numerosi gli interventi, che dovranno essere conclusi e rendicontati entro Marzo 2026. Da qui l’esigenza di procedere celermente e su binari certi per centrare gli obbiettivi prefissati.”