BRUXELLES – “Nonostante il Parlamento europeo nella risoluzione sul rafforzamento dell’Europa inerente la lotta contro il cancro, abbia scongiurato l’introduzione di un’etichettatura di allarme sulle bottiglie di vino e altri alcolici sottolineando, invece, la differenza tra ‘uso’ e ‘abuso’, ma, soprattutto, l’importanza di un consumo moderato e responsabile e la necessità di aumentare le azioni di educazione alimentare, l’Irlanda ha deciso di procedere all’applicazione di etichette finalizzate a disincentivare il consumo di vino, birra e liquori con avvertenze quali ‘Il consumo di alcol provoca malattie del fegato’ e ‘Alcol e tumori mortali sono direttamente collegati’ “.
A dichiararlo è Salvatore De Meo, Presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo.
“Nonostante le forti opposizioni da parte di Forza Italia e dell’intero settore, – continua il Presidente De Meo – il termine del periodo di moratoria è scaduto a fine anno, senza che la Commissione europea si esprimesse, dando, di conseguenza, il via libera all’Irlanda di procedere con questa etichettatura. Una scelta discutibile oltre che un precedente molto pericoloso che rischia di alimentare paure ingiustificate nei consumatori e che non trova riscontro in nessuno studio scientifico attendibile, ma che potrebbe causare grossi danni all’economia europea e, più specificatamente, a quella italiana vista la grande produzione vitivinicola del nostro Paese. Come Forza Italia, e insieme al Partito popolare europeo, – conclude De Meo – continueremo a batterci affinché tale etichettatura non diventi un obbligo europeo e che rimanga limitata al solo caso irlandese”.