ROMA – Il sottosegretario Masaf D’Eramo è intervenuto sul caso etichette alcolici in Irlanda: si contraddice voto Parlamento europeo che aveva evidenziato differenza fra abuso e consumo moderato
“Non è criminalizzando singoli prodotti che si tutela la salute pubblica. Il vino per noi è storia, cultura, espressione dei territori, è parte della Dieta Mediterranea, è qualità e consumo responsabile. La Commissione Ue non tiene in alcun conto del voto di un anno fa della plenaria di Strasburgo che distingueva fra abuso e consumo moderato di alcolici e autorizza la legge dell’Irlanda che introduce un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. Un precedente pericoloso che se fosse seguito da altri paesi rischia di danneggiare un settore di punta del nostro agroalimentare in cui l’Italia è leader a livello mondiale”.
Lo afferma in una nota il sottosegretario di Stato all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo. “Vino e birra – continua – non possono essere equiparati a superalcolici e fumo. Con provvedimenti come questo non si educano i cittadini ad abitudini più salutari, si attaccano solo ancora una volta i nostri prodotti. Continueremo a fare di tutto per difendere il nostro Made in Italy agroalimentare e il nostro stile di vita”, conclude D’Eramo.