ROMA – “Qui si formano cuochi e grandi chef che sono un orgoglio del nostro paese, ambasciatori del Made in Italy nel mondo e anche difensori della nostra identità. Realtà come questa fanno sì che la cucina italiana sia fra le migliori al mondo e i prodotti dei nostri territori possano esprimere il massimo del loro potenziale”.
Lo ha detto il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Luigi D’Eramo, prendendo parte ad un incontro al Principe di Napoli, primo centro universitario di alta formazione e specializzazione interamente dedicato alla gastronomia e al turismo diretto dallo chef pluristellato Heinz Beck.
“La cucina italiana si basa sulla tipicità e su una grande varietà di sapori ed è quindi quanto di più lontano dalla standardizzazione che vorrebbe imporci qualcuno, anche in Europa, per condizionare le scelte dei consumatori con etichette a colori o messaggi allarmistici sul vino. A piatti a base di farine di insetti o al cibo sintetico preferiremo sempre la Dieta Mediterranea. E siamo convinti che non si possano chiamare carne o latte prodotti che non sono né carne né latte. Il nostro è già un modello vincente in termini di sostenibilità e di salute, oltre che di tradizione e di cultura. Faremo di tutto, in ogni sede, per difenderlo da chi lo vuole attaccare per meri interessi economici”. Il sottosegretario ha inoltre ricordato come “Il turismo enogastronomico sia un’opportunità di sviluppo anche per aree meno conosciute come aree montane e aree rurali interne. Agroalimentare e turismo sono due asset strategici della nostra economia che, se uniti, fanno crescere sia l’uno che l’altro”, ha concluso D’Eramo.