ROMA – “I risultati di questa ricerca confermano come il Made in Italy sia giudicato top per qualità nel settore del biologico e come abbia ampi margini di crescita in Nord Europa. In Danimarca e Svezia aumentano consumo, richiesta e apprezzamento dei nostri prodotti agroalimentari bio, vino incluso. Con buona pace di chi vorrebbe puntare su latte e carne sintetici o far passare il messaggio che tutti gli alcolici a prescindere da dose e gradazione fanno male alla salute”.
Con queste parole il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, commenta i risultati della consumer survey con focus su Danimarca e Svezia presentata in occasione del quarto forum ITA.BIO, piattaforma curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio. “L’Italia è il primo paese a cui i consumatori scandinavi riconoscono alta qualità delle produzioni alimentari, per 6 su 10 – nota il sottosegretario – i nostri prodotti bio hanno una qualità superiore a quella degli altri paesi e per 7 su 10 sono garanzia di tracciabilità e di metodi di produzione rispettosi dell’ambiente”. Ad essere molto apprezzato e avere un’ottima reputazione è anche il vino bio Made in Italy che è tra i prodotti più diffusi nel mercato scandinavo.
“In Svezia l’Italia è leader incontrastato con il 42% sul totale delle vendite nel 2021. Quasi il 40% di chi beve vino bio lo sceglie di origine italiana. Ancora una volta la carta vincente dell’Italia è la straordinaria qualità dei prodotti legati ai suoi territori, quanto di più lontano da alimenti creati in laboratorio e dall’omologazione che giocherebbe a favore degli interessi delle multinazionali. Noi difendiamo le nostre eccellenze. E lavoreremo per sostenere lo sviluppo del nostro settore biologico e perché possa continuare a crescere sui mercati internazionali”, conclude D’Eramo.