ROMA – Piena solidarietà ai bieticoltori francesi che rischiano un rilevante danno economico a seguito della recente sentenza della Corte di Giustizia europea sulle deroghe al divieto, in vigore dal 2018, delle sementi trattate con neonicotinoidi.
E’ quanto afferma Confagricoltura in merito alla sentenza emessa a circa un mese dalle semine per i raccolti di quest’anno. La Francia è il primo produttore di zucchero da barbabietole nella UE.
Sulla base del pronunciamento della Corte di Giustizia, gli Stati membri non possono disporre con provvedimenti nazionali, anche in circostanze eccezionali, deroghe al divieto di utilizzo e immissione sul mercato di sementi trattate con neonicotinoidi.
In Francia, con una legge approvata dal Parlamento nel 2020, le deroghe sono state varate per la coltivazione delle barbabietole per un periodo massimo di tre anni.
Confagricoltura non intende entrare nel merito della sentenza, ma fa notare che si è determinata una preoccupante frattura tra la pronuncia della Corte di Giustizia e le esigenze agronomiche delle imprese agricole a difesa delle produzioni.
Nel 2020, in Francia, la diffusione degli afidi ha provocato una contrazione dei raccolti di barbabietole del 30% e un danno economico di 800 milioni di euro. Oltre alla deroga, è stato lanciato un programma pubblico di ricerca e sperimentazione per mettere a disposizione degli agricoltori, a partire dal 2024, alternative ai neonicotinoidi valide sotto il profilo tecnico ed economico.
Per un’evidente questione di reciprocità, Confagricoltura ritiene che l’Italia dovrebbe sostenere la richiesta, annunciata dal governo francese, di attivazione della clausola di salvaguardia per garantire che semi, barbabietole ed etanolo prodotti nei Paesi terzi e destinati al mercato europeo non siano stati trattati con neonicotinoidi.
A pochi giorni di distanza dalla sentenza della Corte di Giustizia europea, accogliendo la richiesta avanzata dall’organizzazione degli agricoltori britannici (NFU) e in linea di continuità con le decisioni già assunte nel 2021 e 2022, il governo di Londra ha autorizzato anche quest’anno l’utilizzo d’emergenza di sementi trattate con neonicotinoidi.
LEGGI ANCHE