ROMA – “Il Governo sta lavorando in modo coeso per una posizione condivisa anche con gli altri paesi dell’Ue. I sistemi di etichettatura devono essere uno strumento per informare in modo corretto e completo, non per condizionare le scelte di acquisto. Per quanto riguarda vino e birra ci stiamo battendo in ogni sede per bloccare l’adozione del provvedimento irlandese, che sotto vari aspetti è contrario al diritto europeo. Insieme a Francia e Spagna chiederemo a Bruxelles di avviare un dialogo con Dublino per evitare che si creino barriere al commercio e allarmismi ingiustificati nei consumatori. Il passo successivo potrebbe essere, se necessario, il ricorso alla Corte di Giustizia europea”.
Così il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, che oggi ha espresso a nome del Governo parere favorevole alla risoluzione approvata in Commissione Agricoltura di Montecitorio. “L’asse con gli altri paesi per il comparto vitivinicolo e brassicolo – prosegue il sottosegretario – sia la base per la difesa di tutti i prodotti naturali e delle eccellenze dei territori legati all’agricoltura dei nostri paesi. La Francia, che nel 2022 è stata prima in Europa per produzione e valore aggiunto agricolo, abbandoni definitivamente il Nutriscore. Un sistema fuorviante e superato, che premia prodotti ultra-processati che di naturale hanno ben poco, creati in laboratorio per avere il bollino verde, ma non per questo migliori per la salute”, conclude D’Eramo.