FIRENZE – Il mondo del vino italiano è in fibrillazione di fronte al via libera dell’Europa alla richiesta dell’Irlanda di adottare sulle etichette degli alcolici gli avvisi, come sulle sigarette, «il consumo di alcol provoca malattie del fegato» e «alcol e tumori mortali sono direttamente collegati».
L’Accademia dei Georgofili, a tale proposito, pubblica oggi sul notiziario “Georgofili INFO” l’opinione di alcuni autorevoli accademici che rivestono ruoli importanti nel settore: Rosario Di Lorenzo, Presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino; Luigi Moio, Presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV); Vincenzo Gerbi, professore ordinario di enologia; Donato Lanati del centro di ricerca Enosis.
In breve, tutti concordano che è indispensabile distinguere tra abuso e consumo responsabile di vino altrimenti si annullano risultati scientifici che hanno dimostrato la presenza nel vino di sostanze (resveratolo, polifenoli, flavonoidi …) utili alla salute umana. L’approccio corretto al consumo è altresì dettato da abitudini culturali e alimentari che vanno insegnate laddove non esistono, ma non con i divieti e la cattiva informazione bensì con programmi di formazione ed educazione al vino, che non è soltanto una bevanda alcolica ma anche espressione della storia dei territori e dell’uomo da oltre 8mila anni.