Cala il gas e crollano i prezzi dei fertilizzanti. Urea a – 40% rispetto al 2022

VERONA – Buone notizie sul fronte del caro prezzi per le aziende agricole.

Il calo delle quotazioni del gas fa sì che, per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina, siano in discesa anche quelle dei fertilizzanti. Il prezzo dell’urea è sceso, infatti, a cifre tra i 650 e i 750 euro a tonnellata, vale a dire 350-400 euro in meno rispetto ai 1.000 euro a tonnellata raggiunti nei primi mesi del conflitto in Ucraina. Una riduzione fino al 40% rispetto all’inizio del 2022. Anche il nitrato ammonico è sceso da 900 a 700 euro a tonnellata, mentre il prezzo dei fosfatici è attorno ai 400 euro a tonnellata.

“Prendiamo atto che c’è stata una riduzione importante dovuta al calo di gas ed energia elettrica – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. Una boccata d’energia dopo un 2022 che ha portato a un aumento insostenibile dei costi. I valori, però, rimangono ancora elevati, nonostante la diminuzione.

L’urea viaggia attorno a valori che arrivano oltre i 700 euro a tonnellata, che non è poco. Io ho ordinato dell’azoto per fare un trattamento in copertura al grano e mi hanno chiesto 780 euro a tonnellata. Secondo noi dovrebbero calare ancora un po’, per consentirci di produrre a prezzi competitivi”.

Il rincaro dei prezzi dei fertilizzanti era iniziato nell’autunno 2021, accelerando fortemente all’inizio del 2022 con il conflitto russo-ucraino. L’urea era passata da 350 euro a tonnellata a 850 euro, per poi toccare quota 1.000 euro anche in conseguenza delle difficoltà di approvvigionamento, dovuta al blocco delle esportazioni ordinato dalla Russia. La Federazione Russa produce 50 milioni di fertilizzanti, pari al 15% dell’intera produzione mondiale. L’Unione europea e il Brasile sono i principali acquirenti.

 

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