ROMA – Migliorare la qualità delle strutture di ricerca del CREA di Rovigo e rendere più funzionale la filiera che porta alla produzione di talee radicate da inviare allo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze (SCFM).
Questa la sintesi del progetto CAMED, frutto della collaborazione CREA-MASAF per consolidare e ampliare le infrastrutture, le conoscenze scientifiche, i genotipi e implementare le attività di mantenimento e moltiplicazione della Cannabis per la produzione di farmaci.
Il convegno conclusivo di CAMED si terrà a Rovigo – giovedì 9 febbraio -, sede CREA protagonista da decenni della ricerca su Cannabis, con un focus sui risultati del progetto, tra cui la realizzazione di tre camere di crescita destinate alla produzione di talee, al mantenimento delle piante madri e all’attività di sperimentazione e ricerca. La standardizzazione delle tecniche di coltivazione, utile a rendere sempre più funzionale il processo di produzione, è infatti un passo fondamentale per garantire la qualità e la quantità di materiale da fornire agli step successivi della filiera, fino ad arrivare alla produzione del farmaco.
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Verrà presentato l’impatto del miglioramento genetico e della caratterizzazione della collezione di germoplasma disponibile presso il centro, che rappresenta una fonte inestimabile e ancora poco valorizzata di biodiversità di questa specie, allo scopo di identificare i materiali ad elevato contenuto di THC (tetraidrocannabinolo) e/o CDB (cannabidiolo), più interessanti per lo sviluppo di nuove varietà italiane di canapa, adatte all’utilizzo in campo farmaceutico.
Si parlerà degli studi in corso per investigare la base genetica e i meccanismi di regolazione della sintesi dei cannabinoidi e di altre molecole di interesse per il settore farmaceutico e non solo.
Nel corso dell’evento, interventi di farmacisti dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare e delle UOC territoriali daranno un quadro della attuale situazione di diffusione ed utilizzo della Cannabis per uso terapeutico e i medici relatori descriveranno le principali applicazioni curative di questa pianta.
Un importante momento sarà quello dedicato all’ANCPI (Associazione Nazionale Pazienti Cannabis) che farà il punto sulle difficoltà a trovare medici prescrittori, sulla continua e costante difficoltà di reperimento del farmaco e sulle problematiche pratiche ed economiche riguardanti questo percorso terapeutico. Il numero di pazienti in Italia, secondo le stime di agosto 2022, è di circa 50 mila pazienti con una richiesta di 18.250 kg annui di materia prima ed è in continua crescita. La scarsità di materia prima evidenzia come sia fondamentale l’avvio di un programma di caratterizzazione del germoplasma, piani di incrocio e selezione per la produzione di nuove linee e la relativa caratterizzazione molecolare del materiale.