ROMA – Il crollo del prezzo del gas, effettivo dall’inizio di febbraio, ha trascinato con sé anche i listini dei fertilizzanti, con diminuzioni che, al momento, vanno dal 5 al 25%. La tendenza è commentata positivamente da Gianni Dalla Bernardina, presidente di CAI Agromec, l’organizzazione che rappresenta l’80% dei contoterzisti italiani.
«Il ridimensionamento dei prezzi dei fertilizzanti – rileva Dalla Bernardina – rappresenta senz’altro una boccata d’ossigeno per l’intero settore primario, che nell’ultimo anno ha subito una congiuntura sfavorevole senza precedenti, con aumenti dei costi delle materie prime e dei fertilizzanti che sono arrivati fino al 300%. Ora – prosegue Dalla Bernardina – ci auguriamo di avere imboccato la via della discesa. In tal senso, il comparto agromeccanico può giocare un ruolo sostanziale in fatto di risparmio, proprio per l’elevato contenuto tecnologico delle attrezzature a disposizione. Le oltre 30.000 macchine di ultima generazione su cui possono contare le 18.000 imprese agromeccaniche italiane sono in grado di ottimizzare al massimo anche l’uso dei fertilizzanti. Ad esempio, uno spandiconcime a 2 giranti con guida assistita fa risparmiare dal 15 al 25% di prodotto, senza contare l’aumento delle rese grazie a una distribuzione senza sovrapposizioni. Uno spandiconcime a rateo variabile, attrezzatura il più delle volte appannaggio dei soli contoterzisti, può arrivare addirittura a raddoppiare queste percentuali».
«Se vogliamo ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni dobbiamo produrre più cereali e di migliore qualità, e questo è il momento giusto – conclude il presidente di CAI Agromec – gli agromeccanici sono professionisti da sempre al fianco di chi vuole fare agricoltura professionale».