ROMA – Con il convegno di oggi “Olio di oliva: impresa, sostenibilità, mercati”, alla presenza del mondo olivicolo e delle istituzioni nazionali ed europee, Confagricoltura e Carapelli Firenze hanno celebrato l’accordo di filiera siglato nel 2018 per promuovere la produzione e la filiera dell’olio di oliva extravergine italiano.
L’accordo è nato dalla comune lungimiranza di visione che ha portato a rafforzare i rapporti all’interno della filiera olivicola-olearia italiana con l’obiettivo di contribuire a stabilizzare il mercato e restituire valore a entrambe le parti, quella agricola e quella industriale, garantendo al consumatore un prodotto di qualità, tracciato e sostenibile.
Un’esperienza di successo: circa 25 milioni di Euro il valore al consumo dell’olio frutto dell’accordo e centinaia di aziende olivicole coinvolte. L’evento a Palazzo della Valle si è aperto facendo il punto sul comparto e sui nuovi orientamenti legislativi europei attenti ai temi della sostenibilità.
Denis Pantini di Nomisma ha illustrato i cambiamenti in atto nel settore, nello scenario economico e nelle tendenze di consumo. La produzione di olio d’oliva in Italia è in calo strutturale: tra condizioni climatiche avverse, frammentazione produttiva (il 40% delle aziende olivicole italiane ha meno di 2 ettari di oliveto e solo il 2,5% oltre 50 ettari), volatilità dei prezzi e della redditività, nell’ultimo triennio (2020-2022) la produzione media è stata inferiore alle 300mila tonnellate, contro le oltre 500mila del triennio 2010-2012. Nei periodi di forti incertezze come quello attuale, fare” filiera” attraverso gli accordi commerciali dà agli olivicoltori una maggiore sicurezza di sbocco di mercato e favorisce un processo di investimento /modernizzazione necessario per tutto il comparto.
L’intervento di Pasquale Di Rubbo della Commissione Ue ha presentato gli orientamenti europei della proposta di quadro legislativo per i sistemi agro-alimentari sostenibili, attesa per fine anno. Dal futuro sistema di etichettatura sulla sostenibilità alle principali sfide dei sistemi agroalimentari europei e in particolare alla necessità di valorizzare forme di dialogo e cooperazione tra i principali attori delle filiere, affinché la transizione verso pratiche più sostenibili possa essere un’opportunità di crescita per tutti, a partire dagli agricoltori.
In questa direzione Confagricoltura e Carapelli Firenze hanno intuito con grande anticipo l’evoluzione ora in atto. La tavola rotonda al centro del convegno ha visto i protagonisti dell’accordoillustrare le opportunità che lo stesso ha generato per tutti gli attori della filiera produttiva aderenti, a partire dalle aziende agricole, alle OP e all’AOP, ai frantoi, fino all’industria. Significativa la testimonianza diretta di chi ha lavorato sul campo che ha evidenziato il valore culturale dell’iniziativa, favorendo l’evoluzione delle competenze tecniche e tecnologiche.
Ignacio Silva, presidente del Gruppo Deoleo, ha sottolineato che “Carapelli Firenze crede molto nelle alleanze tra parte agricola e parte industriale ed è proprio attraverso accordi di filiera come questo che riteniamo di poter creare un futuro sostenibile al settore. Per noi sostenibilità è garantire valore sia al consumatore che all’olivicoltore e in questo contesto è anche valorizzare il Made in Italy. La sostenibilità è parte fondamentale della nostra strategia aziendale e poter parlare oggi di un progetto condiviso con Confagricoltura, che ci ha visti pionieri 5 anni fa, ci rende molto orgogliosi e nello stesso tempo consapevoli della responsabilità assunta con l’accordo”.
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura ha ribadito: “Confagricoltura e Carapelli Firenze nel 2018 condivisero l’opportunità di approfondire alcuni temi cruciali per il comparto olivicolo oleario e di definire una progettualità comune. Oggi, dopo cinque anni, a valle di un lavoro intenso di scambio e di confronto, possiamo affermare con soddisfazione che l’intesa con Carapelli Firenze è un’esperienza di successo, che ha anticipato i tempi e che sicuramente faremo proseguire per condividere sfide sempre più innovative e stimolanti”.
L’intervento del Sottosegretario del MASAF, Patrizio La Pietra, ha confermato l’importanza per il Ministero della collaborazione e del confronto costruttivo all’interno della filiera oleicolo-olearia italiana per rilanciare un settore strategico del made in Italy. “Le indicazioni che ho avuto modo di raccogliere oggi saranno senz’altro molto utili anche in vista della riunione del Tavolo di filiera olio che ho ritenuto di convocare per il prossimo 16 febbraio per fare il punto della situazione del settore e affrontare le numerose problematiche in chiave, finalmente, strategica e di prospettiva.