ROMA – Garantire la tracciabilità e la qualità dei prodotti orticoli a partire dal seme, tutelando così i consumatori e le aziende del settore dalle frodi e garantendoli sulla provenienza italiana del prodotto. Sono questi gli obiettivi di Road to Quality, il progetto di Assosementi presentato ieri a Roma presso la Camera dei Deputati per favorirne il riconoscimento all’interno delle istituzioni.
La contraffazione dei semi è infatti un problema di grande portata per l’intera filiera ortofrutticola, perché compromette la qualità dei prodotti, e per l’industria delle sementi, in quanto pesa per il 18-20% sul fatturato delle aziende sementiere.
Il progetto, cui partecipano aziende sementiere aderenti ad Assosementi che alimentano il 90% del mercato sementiero orticolo professionale nazionale e un numero significativo di aziende vivaistiche e aziende agricole di grandi dimensioni, ha già passato una fase di test che ha dato ottimi risultati, specialmente per quanto riguarda il segmento del pomodoro.
La tecnologia è un elemento fondamentale per Road to Quality. Le informazioni relative a ciascun lotto di prodotto vengono gestite da un database informatico dedicato, mentre la tecnologia Blockchain ne garantisce lo storico. Infine, scansionando un QR code presente sulla confezione o direttamente sui prodotti, il consumatore può accedere a un sito web che raccoglie le informazioni relative al prodotto che ha acquistato.
L’ambizione di Assosementi è di riuscire ad includere i player della grande distribuzione organizzata (Gdo) nel progetto, al fine di garantire ai consumatori finali e agli associati la massima diffusione della tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli.
Durante la presentazione sono intervenuti l’On. Stefano Vaccari, l’On. Stefania Marino e l’On. Antonella Forattini, componenti della commissione agricoltura della Camera dei Deputati, l’On. Simona Bonafé, vicecapogruppo PD della Camera dei Deputati, Eugenio Tassinari, Alberto Lipparini, Rodolfo Zaniboni e Giuseppe Arnesi di Assosementi, Simona Caselli, presidente dell’Areflh, l’Assemblea delle regioni frutticole, orticole e floricole europee e Tiberio Rabboni, presidente della Organizzazione interprofessionale pomodoro del nord Italia.
“È importante per noi avviare un dialogo con le istituzioni sulla tracciabilità, un tema di enorme rilevanza per aumentare il valore del prodotto ortofrutticolo italiano e tutelarne la sicurezza, a beneficio di consumatori e produttori”, ha commentato Eugenio Tassinari, presidente di Assosementi. “Siamo in un momento positivo, dobbiamo cogliere l’attimo. Mentre altri Paesi dell’area mediterranea puntano molto sul prezzo, l’industria ortofrutticola italiana gioca le sue carte sul piano della qualità, anche a discapito dei volumi. Il progetto Road to Quality va in questa direzione e ci auguriamo che le nostre istanze vengano recepite sia dal legislatore – italiano ed europeo – sia dalle aziende agricole e della grande distribuzione organizzata”.
Scopri il progetto Road to Quality: https://www.roadtoquality.it