Il primo hamburger con farina di grillo è realtà anche in Italia. Si chiama Grillo Cheeseburger e si mangia a Milano

MILANO – Lo mangereste un Grillo Cheeseburger?

A poche settimane dal via libera UE sull’utilizzo della farina di grillo (ma anche il verme della farina) – si stima che l’aumento dei prodotti a base di insetti in Europa toccherà, entro il 2030, 260 mila tonnellate per oltre 390 milioni di consumatori – a Milano arriva il primo hamburger in Italia a base di farina di grillo. E’ vero, è solo l’1,6% dell’intero panino, ma tanto basta per dare al burger un “sapore molto forte”.

La novità arriva da Pane & Trita, hamburgeria e steak house, a Milano (in via Muratori, 27) e presente con altri sei locali in Lombardia, soprattutto in Brianza.

Il locale è passato in azione subito dopo l’ok di Bruxelles, anche se ci stava lavorando da circa un anno. Il costo del panino è di 11,90 euro e sarà disponibile in 100 pezzi al giorno per una settimana. Dopodiché potrà anche entrare come proposta fissa nel menù, che continuerà a puntare su hamburger di carne bovina e carni ‘tradizionali’, senza rinunciare come dimostra il ‘grillo burger’ all’innovazione.

“Preparati a saltare dalla sedia grazie a un gusto mai provato prima. Pane & Trita lancia il primo burger in Italia preparato con farina di grillo. Buono, divertente, sostenibile!”

Composto da pane artigianale verde, burger con polvere di grillo, scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa. “Il Grillo Cheeseburger è un vero e proprio caleidoscopio di sapori da divorare e instagrammare”.

Nel menù si legge “Ricco in proteine e a bassissimo contenuto di grassi e carboidrati, il burger di grillo è un prodotto 100% italiano preparato con ingredienti selezionati e materie prime di qualità: fagioli cannellini, patate al vapore, pane grattugiato, acqua, olio di girasole, lievito, sale, estratto di malto d’orzo, farina di grillo domestico (1,6%) e sale”.

Ecco le reazioni di chi lo ha assaggiato….senza saperlo

Va anche ricordato che sono piccole quantità di farina di insetti e larve, sono già presenti nella nostra alimentazione, e sono contenute nelle cialde (come i coni gelato), nei succhi di frutta e biscotti.

Appena sdoganata dalla Commissione Ue l’immissione sul mercato di farina di grillo, si registrerà, secondo Nomisma, nel giro di poco tempo, un maggior impiego di insetti come ingredienti nei prodotti alimentari, con una produzione Ue in crescita di 180 volte a partire dal 2019 fino al 2025, passando da 500 a 90 mila tonnellate per arrivare a 260 mila nel 2030. Previsto, da qui ai prossimi tre anni, un calo produttivo degli insetti interi di quasi il 15%, mentre saliranno in media anche del 5% le vendite di pane, sostituti della carne e nutraceutici, a base di polvere di insetti

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