ROMA – A cinque anni dalla firma dell’accordo tra Confagricoltura e Carapelli, il mondo olivicolo e le istituzioni si sono date appuntamento al convegno nazionale “Olio di oliva: impresa, sostenibilità, mercati” per fare il punto sullo stato di salute di uno dei beni italiani più preziosi: l’extravergine d’oliva. UNAPOL – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli traccia un bilancio più che positivo sui risultati raggiunti per la filiera olivicola e rilancia con rinnovato entusiasmo le nuove sfide che attendono il prosieguo del progetto sulla sostenibilità dell’extravergine made in Italy.
“In questi anni – afferma Tommaso Loiodice, Presidente UNAPOL – è stata lodevole l’azione sui territori da parte dei tecnici delle Op aderenti ad Unapol, congiuntamente a quelli della Carapelli. Cinque anni or sono, siamo stati antesignani nel promuovere e concretizzare quelli che oggi risultano essere valori inderogabili di estrema attualità. La complessità del tema sostenibilità, che non può declinarsi solo in termini ambientali ma anche in quelli socio-economici, può materializzarsi se si è capaci di creare una cultura trasversale che parte dai campi e arriva al consumatore”.
E di sostenibilità si è parlato molto al tavolo del convegno che ha ospitato nomi eccellenti del mondo agricolo e olivicolo. Nelle parole di Tommaso Loiodice, emerge tutto l’ottimismo per un futuro fatto di successi e nuove opportunità: “Ciò che più ha entusiasmato questo percorso è il poter affermare che oggi esiste una comunità di aziende agricole, frantoi, Op, Aop, tecnici del settore, associazioni di categoria (Confagricoltura) che insieme all’industria (Carapelli) condividono le sfide e le preoccupazioni del comparto olivicolo e non solo”.
“Le nuove sfide – conclude Loiodice – devono puntare ad educare i consumatori a sentirsi parte integrante e integrata di questa comunità che deve riconoscere alle aziende agricole il valore sociale del duro lavoro quotidiano consumato nei campi a difesa del territorio, della biodiversità e della bellezza dello stesso e di quei valori socio culturali che contraddistinguono la nostra amata Italia”.