SAN GIUSTINO VALDARNO (AR) – Un volume di pregio che racconta, capitolo dopo capitolo, il profondo legame che ha condotto Ferruccio Ferragamo a Il Borro, guidato da istinto, vocazione e ricordi d’infanzia.
Una storia d’amore nata 70 anni fa, quando i genitori Salvatore e Wanda Ferragamo
acquistarono la Tenuta di Viesca, anch’essa nel Valdarno, dove la famiglia trascorreva le
estati, osservando e imparando il lavoro della campagna e maturando l’atto di fede che dura
nel tempo: l’amore nato da un sogno e la dedizione volta a preservare la bellezza e l’integrità
di questo territorio così speciale.
L’acquisizione nel 1993 de Il Borro è il risultato di quel colpo di fulmine e segna l’inizio di
un importante processo di restauro del Borgo Medievale e della Dimora Storica (gravemente
danneggiati durante la Seconda Guerra Mondiale), attuato nel pieno rispetto della storia, della
tradizione e della natura del luogo e volto alla sua valorizzazione. Trent’anni di impegno e dedizione che Ferruccio Ferragamo ha condiviso con i figli: Salvatore Ferragamo oggi responsabile dell’attività Vitivinicola e dell’Ospitalità e Vittoria Ferragamo, responsabile della Sostenibilità e dell’Orto del Borro, con verdure stagionali biologiche e che comprende anche la produzione, cereali, trasformati e prodotti caseari.
Una storia costellata di successi come la riqualificazione dei vigneti antichi nel 1995, l’entrata nella prestigiosa Associazione Relais & Châteaux nel 2012 e la completa transizione al biologico nel 2015. Tappe fondamentali che rendono oggi Il Borro una Tenuta fortemente vocata al rispetto dell’ambiente e alle pratiche sostenibili, che utilizza fonti rinnovabili risparmiando ogni anno circa 930 tonnellate di Co2, una cantina di rilievo internazionale che produce oltre 400mila bottiglie di vino certificato biologico, un Relais che conta oltre 50 suites tra il Borgo Medievale e le Aie de Il Borro, un Concept Restaurant – Il Borro Tuscan Bistro – che porta nel mondo la filosofia e lo stile de Il Borro.
Il Borro Toscana dà voce a un’opera che ha riportato all’antico splendore questo angolo di
Toscana perso nel tempo e in costante evoluzione.