MILANO – “Gli sconti sulle accise per i piccoli produttori, che il decreto milleproroghe 2023 ha confermato, dimostrano la sensibilità del Governo e del Parlamento verso il comparto brassicolo italiano, già messo a dura prova dalla pandemia e dagli aumenti delle materie prime successivi”.
Così Vittorio Ferraris, presidente di Unionbirrai, associazione che rappresenta i produttori italiani indipendenti di birra artigianale, settore che impiega oltre 9.000 addetti, ha commentato la definitiva approvazione del “decreto milleproroghe” che ha visto la conferma degli sconti progressivi delle accise.
“Benché non sia stato possibile mantenere a 2,94 euro l’aliquota base, che è invece passata a 2,97 euro per ettolitro di grado plato – ha proseguito Ferraris – siamo comunque molto contenti per il lavoro fatto da parte di tutti gli operatori per evidenziare come l’eliminazione degli sconti che erano stati concessi post pandemia avrebbe messo in crisi un settore giovane, ma già importante, che propone una tipicità italiana che si fa valere, anche a livello internazionale, per creatività e qualità.”
Gli sconti previsti dal decreto sono del 50% per i produttori sotto i 10.000 ettolitri, del 30% tra i 10.000 e i 30.000 e del 20% tra i 30.000 e i 60.000.
“L’attenzione per il settore dimostrato dalla conferma degli sconti sulle accise, ci consente di guardare con maggiore ottimismo verso un 2023 già complicato dalla situazione economica generale e consentirà agli italiani di non vedere aumentare il costo di un prodotto di nicchia, ma già molto amato da chi conosce il valore della qualità di una bevanda viva, genuina e profondamente italiana” – ha concluso Ferraris.