BERGAMO – “Il nuovo Piano Strategico della politica agricola comune riconosce il processo di crescita che da diversi anni caratterizza l’agricoltura multifunzionale “: così Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha commentato i risultati di un’analisi condotta da Ismea e diffusa dalla rivista specializzata PianetaPsr circa l’impulso che la nuova Pac potrebbe dare alla diversificazione in agricoltura.
In provincia di Bergamo le aziende agricole impegnate in un rapporto diretto con i consumatori sono stimate in oltre 550 e comprendono attività legate all’agriturismo, alla vendita diretta e all’agricoltura sociale. Quest’ultima si caratterizza in particolare per le iniziative di inclusione sociale in contesto rurale, avviate a partire dai primi anni Duemila e finalizzate al sostegno della terza età, alla cura dei minori e al supporto delle categorie svantaggiate.
“Tra le tendenze che hanno segnato la crescita della multifunzionalità agraria in tempi recenti – fa notare il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo – occupano un posto di rilievo la digitalizzazione e il ricorso al commercio elettronico in agricoltura. Ne è prova il fatto che il comparto agricolo multifunzionale non ha fatto segnare battute d’arresto neppure durante la pandemia grazie alla propensione di molte imprese, soprattutto guidate da giovani, a dotarsi di strumenti ascrivibili all’agricoltura digitale”.
Il nuovo piano strategico della Pac è ora atteso alla prova dei fatti nei diversi territori regionali. “L’amministrazione regionale lombarda ha aderito alla maggior parte delle misure di investimento in attività multifunzionali previste dal piano nazionale – osserva Sandro Cappellini, consulente organizzativo di Confai Lombardia -. Oltre al tradizionale supporto offerto ad agriturismo e attività didattiche, potranno accedere a interventi di sostegno anche iniziative turistico-ricreative legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche”.