BRUXELLES – “Un sistema di norme forti a tutela e promozione delle nostre eccellenze agroalimentari, fortemente ispirate dalle norme vitivinicole: è questo l’obiettivo che come Parlamento ci siamo posti per questa riforma, e che va nella direzione delle sollecitazioni di quasi 200 delle oltre 1.600 Indicazioni geografiche vitivinicole europee”.
Così Paolo De Castro, relatore del Parlamento europeo della proposta di revisione del sistema delle Indicazioni geografiche dell’Unione, commenta la lettera di una parte dei produttori di vino europei in merito al provvedimento attualmente in discussione.
“Nessuna minaccia esistenziale quindi – sottolinea De Castro – ma uno sforzo per tutelare le specificità del settore vitivinicolo, senza dimenticare le importanti novità che tale riforma può portare, in termini procedurali, di protezione, con la tutela estesa ai domini online, di rafforzamento del ruolo dei consorzi, del nuovo ruolo per Euipo, che sarà di supporto puramente tecnico alla Commissione nella tutela interna ed esterna delle Indicazioni geografiche”.
“Tutto ciò, senza dimenticare le sempre più frequenti iniziative che vedono alcune eccellenze dell’agroalimentare europeo, e soprattutto i vini, al centro dell’attenzione delle politiche di salute pubblica”. Per l’eurodeputato PD “più il settore vitivinicolo sarà in grado di stare all’interno di coalizioni con altri comparti dell’agroalimentare europeo più avremo strumenti di difesa dalle crescenti iniziative che vogliono relegarlo a un ruolo sempre più marginale delle politiche europee, quando non addirittura escluderlo”.
“Per queste ragioni – conclude De Castro – la battaglia per preservare la specificità del settore andrà fatta anche all’interno della proposta di riforma presentata dalla Commissione, piuttosto che isolarsi al di fuori”.