ROMA – “La nostra agricoltura deve oggi fronteggiare sfide epocali quali i cambiamenti climatici e la crescente siccità, nel quadro degli obiettivi del Green Deal europeo, come la forte e rapida riduzione dell’uso dei fitofarmaci e dei fertilizzanti, ma, per poterle vincere, servono nuove varietà di colture in grado di garantire al tempo stesso produttività, resilienza e sostenibilità ambientale, senza rinunciare a quella qualità e tipicità che hanno reso il nostro Made in Italy agroalimentare riconoscibile e competitivo sui mercati di tutto il mondo”.
A sottolinearlo è il presidente CREA Carlo Gaudio, che oggi ha organizzato un incontro sulle TEA.
“In questo contesto – ha aggiunto Gaudio – , il miglioramento genetico diventa un obiettivo strategico dell’agricoltura del nostro Paese, dipendente dalla disponibilità di nuove varietà adatte alle diverse condizioni climatiche, con tratti qualitativi innovativi, resistenti agli agenti nocivi biotici ed abiotici, alle vecchie e nuove patologie, varietà capaci di utilizzare in modo più efficiente e sostenibile l’acqua e gli elementi nutritivi disponibili. Per raggiungere questo obiettivo fondamentale ed irrinunciabile, occorre una ricerca avanzata, basata su un adeguato patrimonio di risorse genetiche e su tecniche di miglioramento genetico all’avanguardia. Il CREA è convinto che la scommessa con il futuro può e deve essere vinta, ma necessita di un forte investimento nella ricerca ed oggi, in particolare, in quella genomica e biotecnologica”.
Il Sottosegretario Masaf Patrizio Giacomo La Pietra: “Fin dal primo giorno di lavoro del Governo, il Presidente Meloni ha tenuto a evidenziare la centralità dell’agricoltura nell’azione dell’Esecutivo. I valori e le tradizioni di cui è custode il mondo agricolo sono per noi un tesoro inestimabile e intendiamo difendere e valorizzare questo immenso patrimonio che è alla base del successo delle nostre eccellenze agroalimentari. Custodire con cura ciò che gli agricoltori italiani ci hanno tramandato è alla base del nostro concetto di sovranità alimentare, ma sia ben chiaro che in nessun modo questa cura va interpretata come una stasi, come un immobilismo che ci farebbe solo perdere posizioni e competitività nel panorama internazionale.
Per queste ragioni il Governo Meloni è consapevole dell’importanza di aprirsi alle innovazioni in grado di non stravolgere e alterare la nostra produzione, ma di renderla più forte, più competitiva e più adatta al tempo che stiamo vivendo e al futuro che ci aspetta. Le sfide che ci aspettano nei prossimi anni sono i cambiamenti climatici e la sostenibilità. Sfide che possiamo vincere avvalendoci del contributo sostanziale apportato dalla genetica vegetale avanzata che può contribuire a determinare una produzione agricola che usi meno risorse naturali, pesticidi, fertilizzanti e minori quantitativi di energia”.
Presidente IX Commissione permanente Senato sen. Luca De Carlo: “Scienza e innovazione sono fondamentali per la tutela del pianeta e per coniugare lo sviluppo economico-sociale e sostenibilità ambientale, valorizzando al tempo stesso le eccellenze del nostro patrimonio agroalimentare. In questo quadro è fondamentale il contributo che le TEA possono offrire, ma è fondamentale anche far crescere la consapevolezza dell’opinione pubblica e di tutti i cittadini su questo tema, perché le TEA sono altro dagli OGM. A tal fine ho presentato una proposta di legge che inizierà nelle prossime settimane il suo iter che spero possa concludere presto”.
Il Direttore Generale CREA, Stefano Vaccari: “Dobbiamo risolvere un problema che è italiano e non europeo: oggi la legge ci impedisce di fare ricerca, quindi serve una buona legge nazionale per rendere possibile la sperimentazione in campo. La commercializzazione sarà un problema successivo da affrontare in Europa nella prossima legislatura. Quando ci sarà il via libero europeo, quindi, dobbiamo farci trovare pronti. In quest’ottica, inoltre, servirà un forte investimento economico per la ricerca sulle TEA. Come CREA, infatti, grazie al progetto BIOTECH abbiamo decine di piantine messe a punto dai nostri ricercatori e pronte per essere piantate”.