VERONA – Esplosione di colori sulle colline di Verona. L’inverno mite e le temperature diurne di questo periodo oltre la media hanno favorito, infatti, la fioritura degli albicocchi e dei mandorli, mentre sta iniziando anche quella dei peschi. Sui meli stanno spuntando le prime foglie e la fioritura è attesa per i primi giorni di aprile, così come per le ciliegie.
“Sono fiorite tutte le varietà di albicocche, alcune quasi al cento per cento – sottolinea Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona –. Stanno iniziando a fiorire anche i peschi, a seconda delle varietà. Per le ciliegie si aspetta la fine di marzo, mentre sui meli spuntano le prime foglioline. La stagione, insomma, comincia a muoversi. Le fioriture, come negli ultimi anni, sono precoci, ma ormai è un dato di fatto che sta diventando la normalità. Rispetto a una decina di anni fa le stagioni sono cambiate: gli inverni sono sempre meno freddi e piove meno. Il problema è che, con l’anticipo della fioritura, diventano più temibili e potenzialmente dannose le gelate primaverili. Ci ricordiamo ancora il disastro capitato l’8 aprile di due anni fa, quando le temperature scesero a -8 gradi e gran parte della produzione andò persa”.
A preoccupare è anche la carenza di piogge. “È vero che la situazione più critica è per i seminativi, ma la mancanza d’acqua non va bene neppure per le piante da frutto. E i 12 millimetri scesi due giorni fa non vanno a sanare una condizione di siccità che dura da molti mesi. Non essendoci stato un inverno freddo ed essendo quasi assenti le piogge, le piante vivono uno stato di stress. Quanto, poi, andrà a incidere sulla produzione lo vedremo più avanti, augurandoci che nel frattempo arrivi qualche precipitazione”.