RAVENNA – Una delegazione di AIFE/Filiera Italiana Foraggi guidata dal direttore Riccardo Severi è stata ricevuta nei giorni scorsi a Roma dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, a cui ha fatto seguito un secondo incontro con il sottosegretario Patrizio La Pietra e con il presidente della Commissione Agricoltura, Mirco Carloni.
La delegazione, oltre che da Riccardo Severi, era composta da Paolo Lodi, Leonardo Forte e Tiziano Migiani.
“Si è trattato di un incontro molto proficuo durante il quale il ministro Lollobrigida, come il sottosegretario La Pietra e il presidente della Commissione Carloni, hanno dimostrato nei confronti del settore che rappresentiamo un notevole interesse – spiega Riccardo Severi – Il nostro obiettivo era quello di mettere al centro dell’attenzione dei nostri interlocutori il ruolo dell’erba medica e i benefici che da essa derivano in termini di sostenibilità ambientale, difesa della biodiversità, redditività, rispetto del suolo, sottolineando l’importanza di questa coltura in un momento storico tanto delicato come quello che stiamo vivendo, caratterizzato a livello europeo da una grande scarsità di proteine vegetali e dai dettami della nuova Pac che proprio nell’erba medica trovano riscontro e opportunità da sfruttare al meglio per ottenere il massimo beneficio. In questo contesto AIFE/Filiera Italiana Foraggi rappresenta la voce più autorevole di un settore importante che non può e non deve essere considerato inferiore ad altre importanti colture come il mais o il grano”.
Da sempre promotore di una descrizione che dipinge l’erba medica come la medicina dell’ambiente, Riccardo Severi e i produttori che insieme a lui si sono recati nelle sedi istituzionali romane, hanno portato a casa la soddisfazione di aver incontrato un ascolto attento e consapevole che sperano possa avere un seguito con i tempi e le modalità che il ministero dell’Agricoltura deciderà di imprimere.
“Siamo convinti di essere riusciti a trasmettere al ministro Lollobrigida, al sottosegretario La Pietra e al presidente della Commissione agricoltura Carloni la fondatezza delle nostre istanze – conclude Riccardo Severi – e lo dimostra l’interesse che hanno manifestato nel raccogliere tutte le informazioni che abbiamo fornito sulle peculiarità dell’erba medica e sulla necessità di garantirle quella valorizzazione che merita e che non la pone in secondo piano rispetto a nessun’altra coltura”.
AIFE/Filiera Italiana Foraggi conta una base associativa di circa 30 impianti di trasformazione situati in diverse regioni italiane. Copre circa il 90% della filiera dei foraggi essiccati e disidratati a livello nazionale con una produzione che sfiora 1 milione di tonnellate/anno, di cui oltre il 60% quale segue la via dell’export. Con l’indotto AIFE/Filiera Italiana Foraggi genera un fatturato di circa 450 milioni di euro/anno e complessivamente dà lavoro a circa 13.500 addetti.