ROMA – “L’accordo di libero scambio Ue-Canada (Ceta) ha permesso al nostro paese dì proteggere le nostre Dop con più efficacia, aumentarne l’export e esportare più eccellenze, non solo alimentari ma anche quelle legate al mondo della moda e del design. Qualche anno fa Giorgia Meloni fece di questo accordo il nemico pubblico numero uno. Per Meloni, era un accordo pensato ad hoc per le multinazionali, mentre le piccole e medie imprese sarebbero state le vittime. Non è stato così anzi.
Per Meloni, la carne canadese allevata con gli ormoni avrebbe invaso l’Europa distruggendo le nostre filiere, ma anche questo non è avvenuto perché il trattato impone al Canada dì adattarsi agli standard europei. Insomma tante bufale per giocare sulle paure e attirare voti. Come per l’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, come per l’euro, siamo felici che anche sul Ceta il pragmatismo abbia prevalso”. Lo afferma in una nota Caterina Avanza consigliera politica al Parlamento europeo per la delegazione francese di Renew Europe e responsabile Agricoltura per Azione.
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