LAS VEGAS – Si conclude oggi il Sial Pizza Expo al Convention Center di Las Vegas, uno dei più importanti appuntamenti d’oltreoceano dedicati al food che si tiene nella effervescente città del Nevada e che ha visto quest’anno la partecipazione di Unapol – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli tra le realtà in rappresentanza del vasto settore enogastronomico italiano.
Il Presidente Tommaso Loiodice, nelle vesti di ambasciatore del prezioso oro verde italiano, l’extravergine d’oliva, commenta soddisfatto: “Toccare con mano le abitudini alimentari di una popolazione come quella americana non solo ti arricchisce da un punto di vista esperienziale, ma ti aiuta a comprendere quale sia il modo migliore per essere presenti in maniera determinante sul mercato del posto. È evidente che, viste le dimensioni geografiche degli Stati Uniti d’America e i milioni di potenziali consumatori dell’extravergine di oliva, l’attrattiva che riscuote il nostro Evo italiano sono notevoli, anche perché positiva è la percezione che gli americani hanno del food Made in Italy.
La pizza, regina dell’evento fieristico che attira visitatori da ogni parte d’America, rappresenta sicuramente una delle eccellenze italiane tra le più identitarie della nostra cultura enogastronomica. L’Italia è dunque grande protagonista nell’immenso padiglione fieristico che raccoglie non solo curiosi, ma importatori, buyer, distributori e ristoratori da tutto il mondo.
“Ciò che mi ha colpito positivamente – prosegue Loiodice – è l’aver registrato un’attenzione commerciale nei confronti del nostro extravergine di oliva che va al di là delle canoniche aspettative. Il lavoro di educazione dei potenziali consumatori è ancora all’inizio, ma l’attrazione verso un prodotto di alta qualità e la volontà di comprenderne le peculiarità principali è certamente un segnale incoraggiante. Ci suggerisce che il mercato americano è pronto ad investire”.
Se da un lato, l’entusiasmo di buyer e operatori di settore fa registrare un elevato interesse per l’olio extravergine italiano, occorre però avviare una efficace comunicazione correttiva rispetto alle innumerevoli notizie sui serrati controlli antifrode effettuati nel nostro paese. Secondo Loiodice, “quello che viene percepito non è sinonimo di controlli scrupolosi e meticolosi, che darebbero maggior garanzia di genuinità e bontà del prodotto, ma di controlli necessari a contrastare un elevato numero di frodi legate ai prodotti italiani. L’effetto è quello di una perdita di fiducia nei confronti delle nostre incolpevoli Aziende, meritevoli invece di far conoscere le proprie eccellenze in America e nel resto del mondo. Così come ritengo sia necessario l’intervento del Governo affinché, negli accordi diplomatici e commerciali con gli Stati Uniti, si siglino protocolli d’intesa che vietino il proliferare di imitazioni dei nostri prodotti. Questo sì che consentirebbe di trasmettere fiducia a potenziali consumatori innamorati delle nostre ‘inimitabili’ eccellenze Made in Italy”.