VERONA – Siglato a Verona, in occasione del Vinitaly, l’accordo di investimento tra ISMEA, Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare e la Società Cooperativa Terre Cortesi Moncaro.
Dopo le operazioni recentemente perfezionate a favore di Inalpi SPA e della start up del vertical farming Kilometro verde, quella con Terre Cortesi Moncaro costituisce il terzo intervento condotto nell’ambito dell’ultimo bando di “ISMEA Investe”, lo strumento finanziario dedicato alle società di capitali del settore agroalimentare.
L’operazione prevede un intervento finanziario ISMEA di 2,4 milioni di euro, sotto forma di strumento finanziario partecipativo. Tale importo servirà per sostenere – unitamente a risorse finanziarie private – lo sviluppo della cooperativa attraverso accordi di partnership finalizzati ad ampliare la gamma di vini prodotti e commercializzati, introducendo nuove produzioni di qualità già riconosciute e apprezzate dal mercato, tra cui i vini di Abruzzo e Sicilia.
“Moncaro ha appena completato un ambizioso piano di investimenti sull’agricoltura sostenibile e i risultati ci hanno premiato, specie sui mercati internazionali, da sempre molto attenti a questi temi – commenta il Presidente di Moncaro, Doriano Marchetti – Nell’ultimo biennio, proprio grazie agli investimenti abbiamo aperto nuovi mercati e rafforzato quelli già consolidati, puntando sulla qualità; sulla scelta di potenziare il biologico e anticipando le esigenze dei mercati più evoluti rispetto ai vini senza solfiti aggiunti. Tutto questo, ci ha posti in un ruolo di primo piano nella ricerca in campo enologico che ora vogliamo condividere con partner qualificati nel mondo del vino a livello nazionale. Solo attraverso sinergie importanti tra aziende e istituzioni – continua Marchetti – possiamo sviluppare ulteriormente il vino italiano e per questo, anche grazie a Ismea, cogliamo l’opportunità di ampliare la nostra gamma e sfruttare partnership commerciali e produttive nelle regioni più promettenti, tra cui l’Abruzzo e la Sicilia, dove abbiamo già esperienze avviate in questo senso”.
“Con ISMEA Investe – dichiara il Presidente ISMEA Angelo Frascarelli – sosteniamo i progetti di sviluppo delle società attive nel settore agricolo e agroalimentare, stimolandone la capitalizzazione, anche come alternativa agli strumenti di debito. I progetti da finanziare vengono selezionati in base alle ricadute nei territori e alla sostenibilità economica, sociale e ambientale degli investimenti. La società cooperativa Terre Cortesi Moncaro è tra le più importanti realtà vitivinicole del panorama nazionale, insignita di prestigiosi riconoscimenti ed è stata anche tra le prime a investire nell’agricoltura biologica. Tuttora è all’avanguardia nella sperimentazione di tecniche a basso impatto ambientale, e per l’Istituto è motivo di orgoglio contribuire al suo progetto di sviluppo produttivo e commerciale”.
L’ultimo bando di “ISMEA Investe” che si è appena chiuso, il 31 marzo u.s., ha fatto registrare domande di investimento per 200 milioni di euro, praticamente il doppio dell’attuale dotazione finanziaria pari a 100 milioni di euro.
Moncaro in breve
Terre Cortesi Moncaro è stata fondata nel 1964 a Montecarotto (An). Oggi è la maggiore realtà delle Marche nel settore vitivinicolo con circa 800 soci e un fatturato 2021 di 35,5 milioni di euro, derivante per il 40% dall’export con oltre 40 paesi di destinazione. Sessantaquattro i dipendenti all’attivo, Moncaro dispone di tre cantine: la sede storica di Montecarotto (AN), e due stabilimenti, rispettivamente a Camerano (AN), alle pendici del Monte Conero e ad Acquaviva (AP), dove vengono prodotti, affinati ed invecchiati i vini tipici delle rispettive zone di produzione. I punti di forza Moncaro sono rappresentati dalla produzione dei vitigni autoctoni; dall’utilizzo dei metodi di coltura biologica e senza l’uso di sostanze di sintesi; la classificazione dei vigneti in base alle loro caratteristiche pedologiche e microclimatiche. Con 1.200 ettari di vigneti, di cui il 25% a conduzione biologica, Moncaro garantisce al meglio la continuità qualitativa della produzione sotto la guida tecnica degli enologi Giuliano D’Ignazi e Riccardo Cotarella.