VERONA – Solo con un lavoro manuale faticoso, attento e quotidiano, si possono coltivare vitigni su queste ripide colline. Sì perché Andreola con i suoi 110 ettari vitati (e 250mila bottiglie) è un’azienda simbolo della viticoltura eroica del Valdobbiadene Docg un vino letteralmente “fatto a mano”.
Al Vinitaly 2023 abbiamo incontrato il titolare Stefano Pola, che ha presentato proprio durante la kermesse veronese la nuova etichetta “Nazzareno Pola” dedicata al fondatore della Andreola (e suo padre).
Un’azienda che in etichetta così come nel racconto verso i clienti-consumatori ha una parola tabù, “un termine oggi troppo usato”. Ecco quale.