BRUXELLES – “Ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea, tanto prodiga quando si tratta di battaglie ideologiche in difesa dell’ambiente, altrettanto avara quando bisogna agire per difendere davvero il nostro territorio. Nel 2022 un’eccezionale siccità ha ridotto drasticamente le disponibilità idriche, mettendo a rischio l’approvvigionamento d’acqua per gli usi civili, l’agricoltura e la produzione d’energia.
La situazione continua ad aggravarsi nel 2023. Lo confermano i dati diffusi dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV): nel febbraio di quest’anno la media delle precipitazioni in Veneto è stata di 3 mm, mentre la media degli anni 1994-2022 era di 60 mm. 20 volte in più. L’emergenza mette in seria difficoltà 300mila imprese agricole italiane. Nel solo Veneto si stimano perdite di produzione superiori al miliardo di euro. Queste avranno un impatto devastante sulle 83mila imprese agricole venete che generano un valore di 7,7 miliardi di euro. La Commissione europea intende integrare con misure straordinarie gli aiuti alle imprese agricole previsti nella PAC? E cosa prevede di fare per limitare la perdita di competitività degli agricoltori italiani costretti a produrre di meno a causa della scarsità d’acqua? Attendiamo risposte subito.
Così l’europarlamentare Lega Paola Ghidoni.