VERONA – La storia dell’Amarone. Dalla prima bottiglia di Amarone che sia mai stata prodotta, ai 90 anni dell’azienda, nata nel 1933 a Negrar.
Un importante traguardo quello tagliato nel 2023 dalla Cantina Valpolicella Negrar, protagonista al Vinitaly e celebrato in un evento riservato a importatori e stampa fra le botti della cantina di Negrar.
“Esportavamo in Canada già nel 1936 – racconta Daniele Accordini, direttore generale Cantina Valpolicella Negrar – grazie a sei importanti manager con l’idea già di imbottigliare. Oggi siamo il più grande produttore di Amarone, con 750 ettari di vigneto della Valpolicella classica, con 50 milioni di euro di fatturato e 43 dipendenti”.
Ed in fatto di export l’azienda è presente in 64 paesi con risultati importanti: “Per i nostri 90 anni – prosegue – siamo nel momento di massimo splendore, l’Amarone sta ancora crescendo in tutto il mondo, oggi è un grande ambasciatore”.
E sull’ultimo Vinitaly: “E’ stata un’edizione positiva – aggiunge Accordini -; presenza di pubblico internazionale: da Usa, Cina e Giappone, Corea, arrivati con grande interesse; sono tornate anche la Russia e Inghilterra, senza dimenticare il Brasile e paesi dell’Africa”.