ROMA – “Va riaperta la trattativa a Bruxelles per inserire nelle deroghe dopo il 2035 accanto ai carburanti sintetici anche i biocarburanti, la cui produzione non solo non è in conflitto con la produzione agroalimentare ma anzi le completa e la valorizza in un vero modello di economia circolare ed integrata con benefici sia in termini ambientali che di remunerazione dell’agricoltore”.
E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto sul fatto che l’importanza del ruolo dei biocarburanti nella decarbonizzazione del settore auto, in vista dell’appuntamento del 2035 sul superamento dei motori a diesel e benzina nelle vetture nuove e’ stato evidenziato nelle conclusioni del vertice del G7 per il Clima, l’Energia e l’Ambiente che si è tenuto a Sapporo in Giappone.
L’Italia in particolare – sottolinea la Coldiretti – è leader nella sperimentazione e produzione di sementi e tecnologie produttive che rendono la produzione di materia prima agricola per biocarburanti perfettamente sinergica, complementare e migliorativa della stessa produzione agricola realizzando un perfetto modello di economia circolare. Dalla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano fino alla produzione di biomasse agricole non alimentari in terreni degradati ed inquinati con la coltivazione per alcuni anni di particolari varietà vegetali per biofuels che consente poi nuovamente la coltivazione di colture alimentari in quei terreni.