ROMA – “Esprimiamo apprezzamento per l’approccio fortemente pragmatico e prudenziale che anima il DEF, nel quale viene definito il grado di crescita del Paese e dell’economia italiana nel prossimo triennio e che vede la luce in un contesto economico internazionale ancora molto incerto, dove a farla da padrone sono le tensioni geopolitiche e le difficoltà legate ai noti incrementi record dei costi di produzione, cresciuti del 23,1% nel 2022, con picchi del 63,4% per i prezzi di fertilizzanti e del 25,1% per i mangimi, nonché dei costi dell’energia, incrementati del 49,7% su base annua”.
Lo ha sottolineato la Copagri intervenendo in audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Documento di Economia e Finanza-DEF 2023.
“Tali difficoltà hanno portato a un calo della produzione agricola italiana, per contrastare il quale è fondamentale confermare le misure di carattere fiscale attualmente in vigore, quali ad esempio i crediti di imposta per l’energia e il carburante, ma anche prorogare interventi quali gli sgravi contributi per i giovani imprenditori agricoli e l’esenzione Irpef per i redditi agrari e dominicali per tutto il 2024; si tratta di strumenti che hanno dimostrato di funzionare egregiamente e di essere molto utilizzati e apprezzati dai produttori agricoli”, ha suggerito la Copagri, rilanciando le molte proposte già avanzate in altri consessi istituzionali.
“Accanto a queste misure, è importante rafforzare tutti gli strumenti di garanzia pubblica e finanziamento a favore delle imprese agricole, quali ad esempio la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e il Piano Transizione 4.0, che in pochi anni di funzionamento per il Primario hanno fatto registrare investimenti di tutto rispetto”, ha aggiunto la Confederazione, sottolineando poi la rilevanza di “tutti quegli interventi utili a favorire la tanto decantata transizione ecologica ed energetica del Paese, promuovendo e valorizzando la produzione di energia da fonti rinnovabile da parte delle imprese agricole”.
“Nel ribadire poi la necessità di lavorare per abrogare definitivamente l’entrata in vigore di plastic tax e sugar tax, guardiamo con favore alle annunciate misure accessorie legate al DEF, a partire dal collegato agricolo, del quale attendiamo di conoscere i contenuti, e passando per interventi quali la riforma fiscale, le misure organiche per la promozione, la valorizzazione e la tutela del Made in Italy, la delega al Governo per la realizzazione di un sistema organico degli incentivi alle imprese, le misure in materia di semplificazione normativa e il rafforzamento del sistema della ricerca”, ha concluso la Copagri, ricordando che proprio la ricerca e l’innovazione saranno sempre più importanti, insieme alla questione infrastrutturale, per rispondere ai problema legati al climate change e alla siccità”.