ROMA – Dotarsi di piante capaci di resistere alle malattie, allo stress idrico o con migliori contenuti nutrizionali è un imperativo categorico per l’agricoltura italiana, che deve accrescere in modo deciso la produttività, limitando al tempo stesso l’impatto ambientale.
Le tre proposte di legge sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) sono un’occasione storica per rilanciare l’innovazione in agricoltura e restituire dignità ai ricercatori che si battono per l’innovazione nel nostro Paese.
È quanto ha sostenuto Cibo per la mente, il coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare per l’innovazione in agricoltura, nel corso dell’incontro “Tecniche di Evoluzione Assistita: le proposte di legge sulla sperimentazione in campo” che si è svolto a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.
All’incontro, insieme a Clara Fossato, Portavoce di Cibo per la mente e Riccardo Velasco, Direttore CREA-VE, Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia, sono intervenuti i tre primi firmatari delle proposte di legge presentate attualmente in Parlamento. Si tratta del Sen. Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura al Senato (Disegno di Legge AS 488), l’On. Raffaele Nevi, Segretario della Commissione Agricoltura alla Camera (Proposta di legge AC 611) e il Sen. Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato (Disegno di Legge S 643).
“Il nostro Paese è deficitario nella produzione di proteine vegetali e nel mais per i mangimi. Ci auguriamo che l’adozione delle TEA ci consenta se non di azzerare almeno di ridurre sensibilmente questa dipendenza dall’estero”, ha commentato in apertura dell’evento Clara Fossato (Cibo per la mente) che ha aggiunto “sono quasi 25 anni che in Italia non si fa sperimentazione in campo aperto sulle biotecnologie agricole che oggi possono avvalersi di strumenti sempre più precisi. La libertà di ricerca non può che tradursi in una maggiore libertà di impresa e queste proposte di legge si inseriscono in questo solco. Speriamo si possa in tempi ragionevoli giungere all’approvazione di un testo condiviso”.
Secondo l’On. Raffaele Nevi, Segretario della Commissione Agricoltura alla Camera, “il nostro settore primario ha bisogno di aumentare la qualità e la quantità delle produzioni, assicurare reddito agli agricoltori e al tempo stesso non perdere di vista le sfide che deve affrontare in termini di sostenibilità e cambiamenti climatici. In uno scenario simile dobbiamo poter contare sulla scienza e sulla ricerca e le nuove Tecniche di Evoluzione Assistita rappresentano senza dubbio una soluzione, anche per diminuire sempre di più la dipendenza dalle importazioni dall’estero. Le proposte di legge che abbiamo presentato dimostrano la volontà della politica di andare verso questa direzione. La sperimentazione in campo delle TEA potrà giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di questi preziosi strumenti, in attesa di una nuova normativa europea che ne favorisca il pieno accesso”.
Per il Sen. Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, “la sperimentazione in campo delle piante prodotte mediante queste tecniche è un momento cruciale per testare e validare i risultati eccellenti che si sono ottenuti in laboratorio. Le TEA rappresentano un’opportunità preziosa per il futuro della nostra agricoltura: il cambiamento climatico, la progressiva perdita di varietà nazionali non più resistenti agli stress ambientali, la necessità di diminuire l’uso di acqua e di fertilizzanti non ci consentono ulteriori ritardi e anzi impongono tempi rapidi e certi. Io mi auguro, ha proseguito Presidente della Commissione Agricoltura al Senato, che queste proposte divengano legge al più presto e con il favore di tutti i parlamentari perché questo non è un tema che può prestarsi a interpretazioni ideologiche o dottrinali, dobbiamo ‘restare nella realtà’ come si dice. Non stiamo parlando di OGM perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di DNA tra organismi appartenenti a specie diverse. Dobbiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà più che reali che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno”.
“Se vogliamo tutelare il Made in Italy in campo agroalimentare, dobbiamo anche avere la capacità di investire per renderlo più forte e competitivo, senza snaturare, ma anzi valorizzandone le caratteristiche di qualità” ha aggiunto il Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio in un suo messaggio. “A differenza di chi ritiene ancora che l’agricoltura sia un settore ‘antico’, noi sappiamo bene che scienza e tecnologia sono essenziali per la crescita e la capacità competitiva di questa attività centrale per la nostra economia. Per questo, il disegno di legge che ho presentato si propone non solo di consentire la sperimentazione in campo delle TEA, ma anche di investire ulteriormente nella ricerca. L’Italia può porsi all’avanguardia in Europa nello sviluppo delle tecniche di genome editing, anticipando le normative che potranno emergere in sede UE e mettendosi sin da subito al passo con i Paesi più avanzati. Progresso e sicurezza sono le parole d’ordine che devono farci da guida”.
“La sperimentazione in campo delle nuove tecniche di miglioramento genetico è fondamentale per un’agricoltura chiamata ad affrontare le sfide della sostenibilità e dei cambiamenti climatici, ha dichiarato nel suo intervento Riccardo Velasco (CREA). Grazie alle TEA siamo in grado di sviluppare nuove varietà che consentiranno all’agroalimentare italiano di rimanere competitivo e mantenere salde le radici del Made in Italy. Ecco perché il CREA non può che accogliere con favore l’intervento del mondo politico che ci consentirà di testare questi preziosi strumenti innovativi e di rafforzare la ricerca agricola italiana”.
Cibo per la Mente un progetto della filiera agroalimentare italiana nato con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, nazionali ed europee, sulla necessità di investimenti in innovazione e ricerca nel campo dell’agricoltura e dell’industria alimentare. Il progetto prende il via da un Manifesto di intenti e proposte sottoscritto da 15 associazioni imprenditoriali (Aisa, Federchimica Agrofarma, API, Assalzoo, Assica, Assitol, Federchimica Assobiotec, Federchimica Assofertilizzanti, Assosementi, Compag, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, UNAItalia, Uniceb). Il Manifesto è pubblicato su www.ciboperlamente.eu.