BRUXELLES – “Il voto di oggi ribadisce il nostro supporto a difesa del settore agricolo, escludendo gli allevamenti bovini dagli obblighi derivanti dalla Direttiva sulle emissioni industriali, ed eliminando ogni ulteriore onere per gli allevatori di suini e pollame.” Così Paolo De Castro, relatore per il Gruppo S&D in commissione Agricoltura del Parlamento europeo, commenta il voto della ComAGRI (36 a favore, 8 contrari e 2 astenuti) sulla proposta di revisione della Direttiva sulle Emissioni industriali.
“Condividiamo pienamente l’obiettivo dell’esecutivo Ue di ridurre i gas serra e l’inquinamento – prosegue l’eurodeputato PD – ma gli obblighi di sottomettersi a un regime di autorizzazioni e a implementare pratiche produttive sempre più stringenti derivanti da questa proposta, rischiano di mettere a repentaglio la sostenibilità dei nostri allevamenti, soprattutto quelli di minori dimensioni.”
Per De Castro, infatti, “sarebbe non solo tecnicamente errato paragonare le emissioni della zootecnia, in particolare bovina, alle emissioni industriali, ma anche scientificamente infondato.”
Gli allevamenti suinicoli ed avicoli già oggi assoggettati alla Direttiva “beneficeranno di un sistema semplificato, che obbliga tutti gli Stati membri a rilasciare le autorizzazioni necessarie entro 6 mesi dalla richiesta, garantendo adeguati livelli di concorrenza a livello europeo”.
“Grazie al lavoro della Commissione Agricoltura – conclude De Castro – abbiamo bilanciato una proposta che non prendeva sufficientemente in considerazione la dimensione sociale ed economica delle nostre stalle e dei nostri allevamenti. Ora la palla passa alla Commissione Ambiente, che dovrà prendere in dovuta considerazione il testo approvato oggi, quando voterà la propria posizione a fine maggio”.