ROMA – “L’Italia viene premiata per il migliore olio extra vergine di oliva biologico e conferma la grande qualità di un prodotto di eccellenza del Made in Italy e ingrediente di base fondamentale nella Dieta mediterranea. Per il nostro paese il biologico è un settore strategico. E stiamo lavorando affinché ci siano le condizioni perché sia sempre più valorizzato e possa esserci un suo ulteriore sviluppo”.
Lo ha detto il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, intervenendo alla premiazione dell’edizione 2023 del Premio Biol, assegnato ai migliori oli extravergine bio del mondo, che si è tenuta presso la Sala Cavour del Masaf e che quest’anno ha visto sul gradino più alto del podio un olio umbro e 8 oli espressione di 5 regioni italiane fra i primi 10 classificati. “L’Italia punta a raggiungere il 25% di superficie coltivata a biologico entro il 2027, con tre anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2030 indicata dall’Ue – ha ricordato il sottosegretario con delega all’agricoltura biologica -.
Nel settore olivicolo l’obiettivo è già stato raggiunto. L’incidenza degli ettari di superficie certificata a olivo da olio biologico è oggi pari al 25% sul totale. E si può continuare a crescere, come testimonia il continuo aumento delle importazioni dai paesi terzi negli ultimi anni. Fondamentale sarà anche puntare su nuove tecnologie e innovazione. Dal ministero sono stati messi a disposizione fondi importanti, a partire da 100 milioni di euro destinati all’ammodernamento dei frantoi oleari”, ha concluso D’Eramo.