ROMA – A partire dal 1° maggio 2023, la Turchia prevede di reintrodurre i dazi all’importazione sui principali raccolti di cereali per tutti i paesi esportatori.
Il dazio ammonterà al 130% e si applicherà esclusivamente alle seguenti colture: frumento, orzo, mais, segale, avena e sorgo.
Turchia è un importante importatore di grano ucraino. Tuttavia, la maggior parte del grano ucraino non è soggetta a questo dazio, poiché i nostri prodotti vengono importati in Turchia principalmente per la vendita a paesi terzi e sono esenti da questo pagamento.
Turchia ha due modalità di importazione doganale:
– La prima riguarda i prodotti destinati al consumo domestico. In particolare per tali prodotti, il governo turco ha annunciato un tasso di importazione pari a zero temporaneo. Questa modalità preferenziale è ormai scaduta. E l’aliquota del 130% sta tornando.
– La seconda modalità riguarda i prodotti venduti a paesi terzi prima o dopo la trasformazione. Nessun dazio è pagato in questo caso.
L’Ucraina fornisce prodotti a Turchia principalmente secondo la seconda modalità doganale. In termini percentuali, circa il 5% di tutte le esportazioni verso la Turchia è fornito con la prima modalità, soggetta al dazio doganale da reintrodurre.
Per riferimento: secondo il servizio doganale statale dell’Ucraina, nel primo trimestre del 2023, Turchia ha importato grano ucraino per un valore di 168,8 milioni di dollari, pari al 17,7% delle sue importazioni totali.
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