ROMA – “Il protocollo tra CREA – ANBI – CER è un bell’esempio di cooperazione tra gestori di opere irrigue e ricerca, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso dell’acqua in un momento critico per le nostre campagne.
La crisi idrica ha già avuto impatti importanti nel 2022 – si pensi alle riduzioni di superfici del riso o ai costi di produzione aumentati a causa della siccità e dei prezzi dell’energia – e solo adottando le migliori tecnologie in modo diffuso – e il ruolo dei consorzi di bonifica è decisivo – possiamo far fronte a questa sfida”.
Così Stefano Vaccari, direttore generale CREA, oggi a Rimini, al Macfrut, in occasione della firma del Protocollo d’Intesa tra CREA, il principale ente di ricerca italiano in agroalimentare, ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) e CER (Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo).
Finalità e obiettivi
I tre enti si impegnano a collaborare per lo sviluppo delle attività di bonifica e irrigazione di precisione mediante progetti di ricerca sperimentale che puntino a creare reti intraregionali di imprese e associazioni tra gli operatori della filiera agroalimentare. Saranno definiti ed attuati programmi di ricerca, formazione, informazione e supporto tecnico, ispirati ai principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. A questo scopo, attraverso convenzioni, partenariati e altre forme associative che coinvolgano le migliori realtà imprenditoriali nazionali, saranno studiate le innovazioni nei sistemi di gestione e difesa del suolo, delle risorse irrigue e della messa in sicurezza e manutenzione del territorio. Particolare attenzione sarà dedicata ai progetti di sviluppo e implementazione di modelli di irrigazione di precisione, come il DSS Irriframe (Decision Support System GIS based) che permettono di ottenere produzioni economicamente sostenibili e di elevata qualità con consistenti risparmi di acqua, grazie all’impiego “intelligente” dei meccanismi irrigui di distribuzione ed erogazione. L’acqua distribuita alle aziende agricole dai Consorzi di Bonifica, infatti, sta diventando una risorsa sempre più pregiata ed insostituibile, da utilizzare in maniera ancora più efficiente rispetto al passato.
Monitoraggio delle azioni programmatiche
Un Comitato di indirizzo strategico, composto da un rappresentante di ciascun partner avrà il compito di monitorare, aggiornare e attuare le attività oggetto della collaborazione e definirà temi programmatici e progetti congiunti, coinvolgendo anche altri soggetti interessati. Il Comitato, alla scadenza di ogni anno, predisporrà una relazione conoscitiva sullo stato di attuazione del Protocollo d’Intesa, che avrà una durata di quattro anni, rinnovabili per altri quattro previo accordo tra le parti.
“La firma di oggi – dichiara Raffaella Zucaro, direttrice CER e Coordinatrice ANBI Emilia-Romagna – va nella direzione da tempo intrapresa da ANBI e CER di valorizzare lo sviluppo del settore agricolo e il ruolo strategico dei Consorzi di bonifica attraverso la ricerca e l’innovazione. Questa sinergia con CREA sarà un ulteriore passo verso una comune prospettiva di sistema”.